Cutrone: "A Como progetto ad ampio respiro. Ottenere la A sarebbe bellissimo"
"Sappiamo che ogni gara sarà combattuta, ci sono tante squadre con grande potenziale e ogni partita è a sè, ma noi stiamo raggiungendo buoni risultati, anche se le ultime due gare non sono andate come volevamo. Si guarda però avanti, perché il torneo è molto equilibrato, anche lo scorso anno la classifica era corta, tutte le squadre possono giocarsela con le altre. E forse è proprio questo il bello della Serie B": nell'intervista esclusiva rilasciata a TuttoMercatoWeb.com, esordisce così l'attaccante del Como Patrick Cutrone.
Al suo secondo anno in Serie B, dopo una carriera nelle massime serie italiane, spagnole e inglesi, il classe'98 ha proseguito commentando più nel dettaglio il torneo cadetto: "Chi aveva giocato la B, mi aveva parlato di un campionato tosto e molto fisico, effettivamente l'ho visto anche personalmente, ma grazie all'aiuto dei compagni e del club mi sono subito integrato bene. Lo scorso anno non è andato male, neppure a livello personale, quest'anno siamo partiti ancora meglio, e così dobbiamo continuare".
Lo scorso anno ha sfiorato le 10 reti. In termini numerici, ti sei dato un obiettivo preciso?
"Come tutti gli attaccanti, punto a fare più gol possibile. Ho un obiettivo personale improntato sulla mia crescita e spero di raggiungerlo. Quello che è importante, comunque, è aiutare la squadra, per provare a centrare nel tempo l'obiettivo comune".
Obiettivo che è la Serie A?
"È chiaro che tutti qui aspiriamo al meglio e ottenerla con il Como, la squadra della mia città, sarebbe bellissimo. L'importante però è concentrarsi partita dopo partita sapendo che il nostro è un progetto ad ampio respiro. Combattere e crederci è già una cosa molto bella".
Una sorta di dichiarazione al Como. Se ti avesse chiamato un'altra squadra, saresti sceso di categoria?
"Dopo vari prestiti, avevo bisogno di serenità, soprattutto mentale, e ho preferito ripartire ma essere felice. Avevo richieste da alcune massime serie, ma ho scelto volutamente Como perché qui ho trovato un progetto solido e di lunga durata: una scelta che rifarei, sono molto contento".
Ma per raggiungere il vertice, la Serie A, cosa deve fare una squadra?
"Per quanto banale possa sembrare, perché sa di frase fatta, l'avere un gruppo solido che si aiuta, e ha un obiettivo comune, fa la differenza. L'ho visto in carriera, dove prevale il gruppo ci sono più possibilità per fare bene".
A proposito di esperienze, ti seri confrontato anche con il calcio estero: cosa hai imparato?
"Sono esperienze, quelle estere, che mi hanno fatto crescere umanamente, non solo calcisticamente. Ho vissuto un calcio diverso, in Italia si studia molto di più la tattica, le partite si preparano facendo tanta leva su questo aspetto, all'estero si vive su modalità diverse. Tutto ciò, ti dà la possibilità di avere una visione più ampia del tutto, quel che impari lo porti dentro e ti dai modo di perfezionarti per poi calarti nuovamente in altre situazioni".
Anche dal Milan ti sarai portato dietro tanti insegnamenti. Dal bambino, sei diventato uomo...
"Arrivare in prima squadra e fare gol con il Milan, dopo tutta la trafila delle giovanili, è un sogno realizzato e rimango molto legato a quei colori. Ora vedo una squadra forte che è tornata dove merita di stare, il lavoro fatto negli anni dà i suoi frutti. Spero possa raggiungere tutti gli obiettivi prefissati".
Dal Milan alla Fiorentina, anni con Jack Bonaventura, tornato in Nazionale a 34 anni. Quale è il suo segreto?
"Il segreto di Jack è molto semplice: costanza e professionalità. Li trasmette in allenamento, nello spogliatoio, in campo durante la partita: ho grandissima stima di lui, è sempre stato un giocatore di alto livello. Sono molto felice abbia rivestito l'azzurro".
Un azzurro che anche te hai assaporato...
"Vestire la maglia della Nazionale è il sogno di ogni giocatore, e io cerco di fare sempre del mio meglio e di migliorarmi, poi quello che verrà... verrà. Il tempo è dalla mia, alla fine ho solo 25 anni".
Che idea ti sei fatto di questa Nazionale che stiamo vedendo?
"Io vedo sempre il positivo, e credo che questa Nazionale sia forte, oltre che guidata da un ottimo Ct. La squadra è forte, spero che la qualificazione ai prossimi Europei arrivi quanto prima".