Cagni avvisa: "Solo la Cremonese può far sì che ci siano i playoff. Brescia? Pochi leader"
L'allenatore Luigi Cagni ha rilasciato una intervista al Giornale di Brescia, parlando anche delle Rondinelle allenate oggi da Bisoli e del paragone con il periodo in cui era seduto lui sulla stessa panchina: "Tempistiche a parte perché avere a disposizione 12 partite e non 22 non è chiaramente la stessa cosa, parto col dire che io avevo una squadra probabilmente più forte, di certo più esperta. Oltre a giovani di valore, tra i quali Dimitri Bisoli appena approdato al Brescia, c’erano in rosa giocatori importanti a partire dal capitano Caracciolo, fino a Torregrossa, Pinzi, Mauri e Blanchard, per citarne alcuni. Gente che sapeva sopportare certe pressioni e che aveva personalità. In questo Brescia gli esperti, i leader, sono pochi: per fortuna questa esperienza e personalità le ha l’allenatore che ha capito, come avevo capito io ai tempi, di fare un passo alla volta. Perché, soprattutto in questo tipo di situazioni, bisogna avere un solo obiettivo per volta. Che in questo caso, come per me allora, deve essere la salvezza. La differenza è che io avevo solo il tempo per raggiungere quel traguardo; Bisoli, una volta messo in cassaforte questo step, pur non certo, né semplice, né scontato, può dedicarsi poi ad alzare eventualmente il tiro”.
Nessun consiglio da dare al collega, comunque: "No, io non dò consigli a nessuno. Io mi limito a prendere atto delle situazioni e a valutarle a mio modo. Ma sono certo che Bisoli, da allenatore intelligente qual è, sa già cosa deve fare. Io feci divertire i ragazzi. Sempre la palla negli allenamenti e spesso, dopo la dovuta applicazione tattica, anche un modo goliardico di utilizzarla. Le tensioni dovevo assorbirle e gestirle tutte io».
Sul mercato del Brescia e sulle prospettive: “Non so se potrà arrivare qualcuno a migliorare la squadra, ma di certo il campionato sta dicendo che le tre là davanti hanno qualcosa in più delle altre. Anzi, credo che solo la Cremonese, sulla carta, ha la possibilità di fare sì che i play off ci siano perché il gap comincia ad essere ampio. Il Brescia pensi, come ho detto, ad una cosa alla volta. E la prima si chiama salvezza. Poi, si vedrà…”.