Audero e la rinascita del Palermo: sicurezza tra i pali e nuove ambizioni
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Una vecchia regola del calcio dice che per vincere servono un portiere che para e un attaccante che segna. Il Palermo di Cosenza ha applicato alla lettera questa filosofia, affidandosi ai riflessi di Emil Audero e alla ritrovata vena realizzativa di Brunori e Pohjanpalo. Se l’attacco ha saputo finalizzare le occasioni, il successo esterno della squadra siciliana è stato costruito sulle prodezze del suo estremo difensore.
Nei primi 15 minuti di gioco, Audero si è reso protagonista di tre interventi decisivi su Artistico, evitando un inizio in salita per la squadra rosanero. Salvatosi dal pericolo iniziale, il Palermo ha progressivamente preso fiducia, crescendo nel gioco fino a esplodere nella ripresa.
Arrivato in Sicilia dopo esperienze alterne tra Sampdoria, Inter e Como, Audero si è dimostrato un acquisto prezioso per dare solidità a un reparto che in passato ha sofferto discontinuità. Con cinque anni di Serie A alle spalle e un tricolore conquistato con l’Inter (pur da secondo portiere), Emil si è calato subito nella nuova avventura, conquistando il cuore dei tifosi con le sue parate decisive. Dopo il clean sheet di Cosenza, il suo obiettivo è ora ripetersi contro il Brescia, per dare ulteriore slancio alla rincorsa del Palermo. Lo riporta Il Corriere dello Sport
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