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Venezia, il ds Antonelli: "Mercato, obiettivi raggiunti. Ancora più convinti di Di Francesco"

Venezia, il ds Antonelli: "Mercato, obiettivi raggiunti. Ancora più convinti di Di Francesco"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
mercoledì 11 settembre 2024, 11:42Serie A
di Daniele Najjar

A quasi due settimane dalla chiusura del mercato estivo, il direttore sportivo del Venezia, Filippo Antonelli, interviene in conferenza stampa.

Segui su TuttoMercatoWeb la diretta testuale delle sue parole a partire dalle 11.

Ore 11.00 inizia la conferenza

Filippo Antonelli prende la parola: "Siamo partiti all'inizio con tre obiettivi assieme al gruppo dei proprietari. Il primo era l'allenatore. A distanza di due mesi confermo che la scelta che abbiamo fatto mi rende felice e convinto che Di Francesco con le sue qualità umane e la sua preparazione sul campo possa far crescere il valore di questa rosa. Poi c'è l'obiettivo di creare valore patrimoniale di questa rosa. Abbiamo fatto quasi tutte operazioni di acquisizione o al massimo con prestiti con diritto/obbligo di riscatto. Insomma la rosa futura del Venezia al 90% sarà fatta di giocatori di proprietà. Poi c'era il secondo obiettivo di creare un progetto che durasse diversi anni. Abbiamo fatto contratti pluriennali, senza dimenticare anche i contratti a giocatori del settore giovanile, fra chi è andato in prestito e chi ha già esordito in Serie A, addirittura. Andiamo avanti sul portare avanti il progetto basato molto sui giovani. Non ci sono però solo i giovani, oltre a questo abbiamo cercato di inserire giocatori importanti come Duncan e cerchiamo di valorizzare i vari Joronen, Pohjanpalo e gli altri. Un occhio al presente ed uno al futuro. Terzo obiettivo era quello della sostenibilità economica. Chiarisco subito anche l'operazione di Maggiore con la Salernitana. Era stata un'opportunità dell'ultimo momento. Le occasioni dell'ultimo momento hanno degli inconvenienti, non si è fatta soprattutto per colpa del tempo. Ringrazio il gruppo dei proprietari per l'extra budget, ma questa cosa non cambia il programma e l'obiettivo del Venezia".

"Ci aspetta una stagione piena di sfide" - continua il ds - ", che si dovrà affrontare con l'unione. Della società, squadra, dirigenti e stampa, con il valore più importante che abbiamo che sono i tifosi. E' una grande sfida. Non ci deve essere nulla al di fuori della nostra unione che possa lenire le nostre convinzioni. Il Venezia una gara alla volta deve diventare una squadra scomoda".

Di Francesco si è espresso sul fatto che si sia giocato, in modo poco opportuno, a mercato aperto. Che ne pensa?
"Chiaramente non agevola. In questa situazione poi ho spiegato una cosa anche al mister, che magari era proiettato sul campo e non conosceva la dinamica: dobbiamo considerare che abbiamo fatto la richiesta di giocare partite fuori ed in questo caso dovevamo giocare per forza venerdì. Altrimenti il rischio era di giocare a Monza. La Lega fa di necessità virtù, non solo in Italia purtroppo c'è questa cosa e non è facile gestire queste situazioni. Guardate Pierini, l'ho venduto la mattina della partita. Ho chiamato Di Francesco e gli ho detto: "Mister, come va? Ti ho venduto Pierini...". Può succedere, comunque eravamo d'accordo sulle cose, lo capisco ed è comprensibile. Ora pensiamo al campo".

Che voto dà al mercato? Oltre a Maggiore c'è un altro obiettivo che non siete riusciti a chiudere?
"Difficile dare voti. Siamo soddisfatti, sicuramente il voto si vedrà alla lunga. Potevano esserci delle opportunità, ma tutti gli obiettivi che avevamo in mente li abbiamo raggiunti. Chiaro che se si poteva fare qualcosa in più, in quel caso qualcuno sarebbe dovuto uscire, perché siamo 28 giocatori con Fiordilino. Il gioco però deve valere la candela, non abbiamo visto né le opportunità d'uscita né in entrata".

Gli svincolati possono essere un'opportunità? Si parlava di Kjaer.
"Abbiamo monitorato tutte le situazioni, non ho mai parlato con la proprietà di questa cosa, sarebbe un ulteriore sforzo. Probabilmente la domanda gliela farò, poi vedremo".

I pronostici danno il Venezia in ultima fila.
"Nel nostro gruppo squadra, con i tifosi e la stampa locale dico che non dobbiamo farci condizionare da quello che è il giudizio degli altri, se siamo o meno da Serie A. Dobbiamo sentirci da Serie A e mi auguro che questa squadra nelle sconfitte possa capire come far meglio la partita successiva".

Il fatto che gli "schiaffi" siano arrivati subito, può essere positivo?
"Può essere una lettura giusta la tua. Dico che c'è da guardare le prestazioni partita dopo partita. La squadra deve essere assemblata, ho grande fiducia nei valori umani, nel tecnico e nel gruppo dei giocatori. Io ho la capacità di tenere la capacità di mantenere il mio giudizio fino alla prova e lo stesso chiedo a tutti. Unione è nel nostro nome e penso possa essere l'elemento più importante per noi".

Sostenibilità finanziaria: a che punto siamo da uno a 10?
"Credo che la promozione ha accelerato il processo di sostenibilità, siamo a buon punto. La strada è quella giusta, continuare su questa strada può mantenere la società sostenibile. Abbiamo fatto investimenti ed anche contratti coerenti sia con la Serie A, sia nel caso dovesse succedere qualcosa di diverso".

Gytkjaer al Sassuolo: era vero? E cosa è successo con Pierini?
"Gytkjaer-Sassuolo era vero, lo volevano e ci hanno provato fino all'ultimo. Christian ha deciso di rimanere, noi non lo abbiamo messo sul mercato, è stata una richiesta legittima la sua e poi è rimasto. Su Pierini il Sassuolo ci lavorava da un po'. Mi è dispiaciuto salutarlo, ma posso solo ringraziarlo per quello che ha fatto per il Venezia".

Nicolussi Caviglia sembrava dover arrivare a titolo definitivo, invece è arrivato in prestito dalla Juventus.
"Ci tengo innanzitutto a dire che la vendita di Tessmann che può essere sembrata difficile e che abbia fatto perdere tempo, ma ci ha fatto raggiungere l'obiettivo di vendere un giocatore ad una cifra buona. Nicolussi Caviglia era stato individuato come sostituto. L'operazione imbastita con la Juventus era sì di un prestito, ma a determinate condizioni sarebbe nostro e posso dire che praticamente è come se fosse una acquisizione. E preciso che il riscatto non cambia in base alla categoria".

Rinnovo Busio? E per i rinnovi di Joronen e Zampano?
"Siamo tutti contenti, fa parte del progetto e vuole bene al Venezia. Siamo contenti. Su Joronen: ha un'opzione, mentre per Zampano vedremo nei prossimi giorni".

Perché Busio ha rinnovato solo 1 anno?
"Siamo in ottimi rapporti sia con il ragazzo che con gli agenti, volevamo accelerare il processo, poi magari ne riparleremo. E' stata un'estate particolare fra infortunio del ragazzo e Olimpiadi, non ci siamo mai potuti sedere".

Su Tessmann? Che cosa vi ha detto? La rende più orgoglioso la sua cessione o quella di Cuisance?
"Su Cuisance: mi auguro possa far bene e che anche il Venezia possa guadagnare visto che ci sono diversi bonus. Mi auguro che possa dimostrare quello che non gli è riuscito a Venezia. Su Tessmann: sono contento anche per la società, c'era un po' di timore sul fatto che fosse in scadenza di contratto. E' vero che aveva espresso volontà di andare, al contempo è anche vero che non aveva mai detto che sarebbe andato via eventualmente alla scadenza del contratto".

Ambiva ad una società più grande?
"Sì. Avevamo chiuso subito con l'Inter...".

Anche con la Fiorentina?
"Con l'Inter era molto più avanti".

Ci parla di Yeboah?
"Yeboah è un giocatore che ha delle caratteristiche di velocità e uno contro uno. E' quello che può cambiare la partita. E' un giocatore che aspettiamo, avrà bisogno di tempo, ho visto che ha giocato anche ieri in Nazionale. E' un ragazo giovane che ci auguriamo possa darci una mano

Il reintegro di Haps e Crnigoj?
"Crnigoj aveva avuto una stagione travagliata, il ragazzo aveva dimostrato da maggio di essersi messo sotto per recuperare fisicamente. Avevamo valutato di fargli fare il ritiro visto che un po' d'esperienza ce l'ha in Serie A. Haps visti i rallentamenti del mercato, avevamo fatto tutte le uscite in quel momento, si è pensato quindi di dargli una possibilità. In questo lascio molto alla decisione degli allenatori. Il mister lo ha valutato e di mercato per lui non c'era".

Cosa l'ha convinta di Carboni?
"Franco è un ragazzo che l'anno scorso abbiamo seguito dalla Ternana, volevamo anche prenderlo ad inizio mercato, poi lui ha avuto l'opportunità di andare in Argentina. Quando ho avuto la possibilità di prenderlo, ho pensato alla rosa. Abbiamo 5 difensori con la possibilità che Zampano possa giocare anche nella linea difensiva a 3. Così abbiamo 4 esterni di ruolo ed è anche mancino naturale, che fino all'anno scorso non avevamo".

Vuole dire qualcosa su Jajalo?
"Di comune accordo abbiamo deciso così. L'ultimo infortunio, non tanto il crociato quanto il menisco, lo ha condizionato e rallentato. Ogni volta stava bene e poi si doveva fermare. Mi è dispiaciuto molto, è un ragazzo che ci ha dato moltissimo quando è arrivato, dandoci speranza. La scelta è stata di comune accordo".

Lucchesi?
"Ne abbiamo parlato con lui e con l'agente e c'era la domanda su quanto avrebbe giocato. Di comune accordo anche con la Fiorentina abbiamo fatto così per fargli fare una esperienza in prestito per farlo giocare".

Ti sei già tutelato con un portiere per l'anno prossimo?
"Sì, sì, c'è un discorso per portare avanti operazioni in ottica futuro. Siamo attenti, così come per i giocatori che sono in prestito in Serie C".

Vanoli: quando vi siete incrociati cosa vi siete detti?
"Ci siamo salutati. Alcune cose che ho letto e ascoltato su di lui sinceramente non le ho capite. Non ho capito perché Vanoli continui a parlare del Venezia. Una squadra che gli ha voluto bene e gli ha dato tanto, lo ringraziamo Vanoli per averci portato in Serie A, rimango però stupito che parli ancora del Venezia e non pensi al Torino che è la sua squadra attuale".

Come siete riusciti a sanare quel momento di difficoltà della scorsa stagione?
"Come lui ha pensato al campo io ho pensato a sostenerlo, il rapporto è sempre andato bene, non ho avuto mai una situazione di conflitto con lui".

La sua scelta è stata dettata dall'ambizione di andare una società più grande del Venezia diciamo e non da una frattura?
"Non so rispondere, sta a lui dirlo. Non riesco a dare importanza alla cosa, è stata una sua scelta e basta".

I nazionali?
"Entro giovedì ci siamo tutti. L'ultimo a rientrare sarà Yeboah giovedì pomeriggio".

Ore 11.40 finisce la conferenza stampa

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