Un presidente, tre rinnovi, due "casi" di mercato: la settimana dell'Inter di Oaktree
Suning ormai è il passato, presente e futuro dell'Inter si chiamano Oaktree. Dopo l'escussione del pegno e il passaggio di consegne, ecco la settimana che darà il via, a tutti gli effetti, all'era della quercia.
Un presidente. E un nuovo CdA: l'assemblea degli azionisti li nominerà domani, a partire dalle 10, nella cornice di Palazzo Parigi, hotel del centro di Milano caro anche alla precedente proprietà. Saranno le prime mosse di Oaktree e da quel momento la dirigenza avrà piena operatività sul mercato. Per il toto-presidente, diversi nomi: non sarà Marotta come ipotizzato inizialmente, il favorito sembrerebbe il notaio Marchetti, già dal 2021 nel CdA interista in quota Oaktree.
Tre rinnovi. Andiamo in ordine logico, più che numerico. Nominato il CdA, la dirigenza nerazzurra potrà passare a mettere nero su bianco il rinnovo di Nicolò Barella, che ha da tempo l'accordo per prolungare fino al 2029 con adeguamento e un forte meccanismo premiale a sostegno del nuovo accordo. Servirà ancora qualche confronto, magari a distanza, per definire i dettagli del prolungamento di Lautaro Martinez, anche lui fino al 2029. È il 2027 l'orizzonte temporale di Simone Inzaghi: in settimana il suo agente Tullio Tinti vedrà Marotta, Ausilio e Baccin per discuterne. Probabile anche un nuovo confronto tra lo stesso allenatore e la dirigenza per delineare i piani di mercato sulla base delle linee guida fornite dalla proprietà.
Due caso di mercato. A proposito di rinnovi, quello di Denzel Dumfries è in alto mare, complice una trattativa non proprio semplice con i suoi nuovi agenti. L'esterno olandese è in scadenza nel 2025: senza un'offerta all'altezza - 20 milioni di euro - l'Inter potrebbe anche valutare di tenerlo, anche perché Inzaghi a destra vorrebbe rinforzarsi. Scenari aperti, in caso di cessione il favorito è il giapponese Sugawara, AZ Alkmaar permettendo. Altro "caso" è quello legato a Marko Arnautovic, anche se ci sarà tempo, con l'austriaco come con l'olandese, per parlarne. Per ora, comunque, il centravanti non ha aperto alla cessione. Complicando i piani di chi, in viale della Liberazione, vorrebbe puntare sul nuovo, piuttosto che sull'usato sicuro lì davanti.