Roma, ultima chiamata per Juric: come il passato influisce sul presente
Quanto vale la partita contro il Torino per Ivan Juric? Soprattutto, quanto il tecnico sente che il suo passato, la sua ex squadra con cui ha trascorso tre anni di alti e bassi, possa incidere sul suo futuro? È noto che la fiducia nel tecnico giallorosso sia ormai a tempo determinato, con nomi già sul tavolo in caso di mancato risultato questa sera.
Per Juric, il confronto con la squadra granata potrebbe rappresentare l’ultima occasione di riscatto, sapendo però che, qualora dovesse pur portare a casa 3 punti, solo la continuità nei risultati potrebbe liberarlo dalla stretta delle aspettative. Finora, il percorso è stato più arduo del previsto: le difficoltà di ottenere prestazioni solide si sono sommate alla pressione di una piazza delusa e di una società che sembra distante, e senza una vera posizione chiara.
Ieri durante la conferenza stampa, Juric ha scelto di non alzare i toni contro i Friedkin, parlando anzi con parole concilianti e di fiducia. Sul piano della gestione del gruppo, è emersa la questione dei litigi interni: sebbene non privi di tensioni, sembrano aver generato un chiarimento necessario tra i giocatori. Ora spetta a Juric trasformare queste frizioni in un collante per portare la squadra verso prestazioni più convincenti.
Non avendo avuto dettagli sul chi scenderà in campo, difficilmente assisteremo a grandi cambiamenti: il 3-4-2-1 resta la soluzione più probabile. In porta ci sarà Svilar, mentre la difesa sarà composta da Mancini, Ndicka e Angelino, anche se quest'ultimo potrebbe lasciare il posto a Hummels o a un arretramento di Celik. A centrocampo, la coppia Cristante-Kone sarà confermata, con Celik favorito a destra e uno tra El Shaarawy e Zalewski a sinistra. Quest'ultimo potrebbe anche spostarsi sull'altra fascia qualora il turco venisse utilizzato in difesa. In avanti, Dybala e Pellegrini agiranno sulla trequarti a supporto dell’unica punta, Dovbyk.