Roma sotto pressione: Juric sfida gli 'incattiviti' di Zanetti al Bentegodi
Una rondine non fa primavera così come una vittoria non dà certezza di un’inversione di rotta. Se la Roma è una squadra che ha rimesso il treno sul binario giusto lo scopriremo solo oggi pomeriggio nella sfida contro il Verona.
E così dopo la vittoria contro il Torino, Ivan Juric sa bene che se vuole tenersi stretta la panchina giallorossa deve continuare a portare risultati utili a suon di buone prestazioni. Quelle che finora non si sono viste.
Per il tecnico croato questa è la seconda opportunità per dimostrare a tutti che la rosa è compatta ed è pronta a seguirlo, che l’identità è in fase di costruzione e che il progetto c’è ed è solido. L’obiettivo rimane lo stesso, arrivare in Champions League tramite Europa o tramite campionato. Utopico? Attualmente sì, soprattutto se ad avvalorare questa tesi ci sono i numeri: questo è il peggior inizio di stagione dopo quello di Luciano Spalletti del 2008-2009.
Alle 18.00 al Marcantonio Bentegodi la Roma affronterà un Verona al quattordicesimo posto, a 9 punti - solamente 4 di distacco dai giallorossi - e reduce da 3 sconfitte consecutive, contro Monza, Atalanta e Lecce. Una squadra ‘incattivita’, in cerca di risultato e determinata nel volerlo perseguire.
Dubbi e incertezze, come al solito, aleggiano sulla formazione capitolina: Dovbyk è in forse, Dybala ha giocato tanto contro il Torino e bisogna dosarlo (c’è bisogno di lui anche in Europa), Pellegrini e Baldanzi ancora non sono riusciti ad incidere, El Shaarawy è tornato ma non al 100% così come Le Fee.
Solo un prestazione all’altezza potrà allontanare qualche voce di troppo. Ora non bastano più le promesse, servono i fatti, le prime certezze.