Piccoli segnali di ripresa, ma senza punti non conta nulla: il Parma si fa male da solo

Quarta sconfitta consecutiva. Il Parma rimane ancora a bocca asciutta, uscendo dal campo senza punti e per un'altra settimana in zona retrocessione. C'è molta delusione per questa sconfitta, soprattutto perché oggi si è visto un Parma diverso. Fin dai primi minuti, la squadra di Pecchia è stata attenta e concentrata e soprattutto con la giusta mentalità dentro alla partita. La Roma sembrava non riuscire a scalfire la retroguardia del Parma e i ducali, sebbene quasi mai concretamente pericolosi, si erano affacciati dalle parti di Svilar. L'avvio infatti era stato molto bloccato ed equilibrato e i crociati sembravano aver trovato le risorse mentali e l'atteggiamento necessari per uscire dalla crisi e ritrovare un po' di serenità.
Invece, è bastato un solo episodio per tagliare le gambe alla squadra di Pecchia. Alla mezz'ora Leoni si dimentica di Soulé, Shomurodov lo serve tra le linee e il difensore del Parma è costretto al fallo. Rosso diretto e punizione, che Soulé trasforma. Due minuti, per buttare all'aria tutto il piano partita. Pecchia ha provato poi a riorganizzare i suoi, riuscendo comunque a tenere la partita in piedi fino al novantesimo. Su questo merita una menzione Suzuki, che ha risposto alle critiche con una parata davvero incredibile su Salah-Eddine. Alla fine però, l'intervento del portiere giapponese è stato inutile, visto che il Parma non ha avuto occasioni per pareggiarla.
Un altro zero che fa malissimo perché allunga il momento difficile dei crociati, che continuano a perdere punti e restano in zona retrocessione. Tuttavia, qualcosa di buono può lasciare alla squadra nella consapevolezza e nel coraggio. Non è stato un brutto Parma, nonostante l'uomo in meno. Detto ciò, gli alibi finiscono qui. Va bene la prestazione, ma non basta più. Quante volte quest'anno abbiamo elogiato la prova dei crociati, finendo poi per raccontare comunque il rammarico della squadra per dei punti sprecati? La risposta è davvero troppe. Non può essere solo un caso e non trova giustificazione. Oggi è stato Leoni ad incidere sulla gara in maniera decisiva con quell'espulsione, ma non bisogna nemmeno accusare il ragazzo, bensì constatare che il Parma, a furia di perder punti con episodi, rimane fermo lì, impantanato nelle ultime posizioni.
Le giornate son sempre meno e qualche buona prestazione non basta: per salvarsi servono punti, per evitare una tragica retrocessione che andrebbe a rovinare ogni piano e progetto futuro. E' un rischio che il Parma non poteva correre e invece sta vivendo. La speranza è che si possa imparare dagli errori e costruire con la consapevolezza di una buona cara. Ma il tempo passa inesorabile e presto potrebbe esser troppo tardi: bisogna far punti adesso, per evitare rimpianti.
