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Parma, Chivu: "Bernabé ed Hernani hanno lavorato in gruppo, ma serve cautela"

Parma, Chivu: "Bernabé ed Hernani hanno lavorato in gruppo, ma serve cautela"TUTTO mercato WEB
venerdì 7 marzo 2025, 14:43Serie A
di Tommaso Rocca

14.00 - Il Parma cerca di costruire la salvezza tra le mura amiche. Dopo la vittoria di due settimane fa contro il Bologna, i crociati tornano al Tardini domani per affrontare il Torino dell'ex Vanoli. Nel mezzo c'è stato il passo falso di Udine, che ha smorzato gli entusiasmi della prima vittoria all'esordio di Chivu. Ora bisogna tornare a far punti, per il morale e soprattutto per la classifica, visto che mancano sempre meno giornate. Tra pochi minuti, mister Cristian Chivu presenterà la sfida dalla sala stampa dello stadio Tardini. Segui le sue parole in diretta, grazie al LIVE! di TMW.

Come è andata la rifinitura? Recupera qualcuno?
"Parlo di tutta la settimana. Qualche giocatore lo abbiamo recuperato, li avremo per la partita di domani. Delprato ha ripreso per primo, abbiamo buoni segnali anche da Hernani e Bernabé. Hanno lavorato con noi, seppur non per tutto l'allenamento. Vedremo domani".

Ha qualche scelta in più quindi per la gara di domani:
"Ho qualche scelta solo a livello numerico, devo fare attenzione perché Hernani e Bernabé entrambi hanno avuto diverse problematiche quest'anno. Il nostro obiettivo è averli a disposizione da qui a fine stagione, non averli a sprazzi".

Sul Torino?
"Il Torino ultimamente è cresciuto molto, ha avuto qualche difficoltà all'inizio ma ha trovato il modo per sfruttare le individualità dei giocatori. Lavora con buona intensità, il mercato invernale li ha rinforzati. Hanno perso una sola partita nel girone di ritorno, sono una squadra tosta da affrontare per come gioca".

Il Parma fatica a concretizzare e creare, giocare a due punte è possibile?
"In alcune situazioni è una soluzione valida, lo abbiamo fatto anche a Udine. Bisogna però mantenere un equilibrio, questi giovani hanno bisogno di certezze e non vanno tolte. Le incertezze possono mandare in confusione. Mi fa piacere avere più soluzioni e vedere i ragazzi aperti a qualche cambiamento futuro. Io sono aperto a tutto, scelgo solo in base a quello che vedo in allenamento e in base all'avversario, questo vale nel lungo termine o anche nel breve sulla partita di prossima settimana".

Come si affronta una squadra come il Torino? Ora ha trovato una nuova stabilità?
"Ad inizio stagione giocavano diversamente, senza Zapata hanno fatto qualche cambiamento. Ora con Casadei hanno struttura, anche qualche giocata diretta visti i suoi centimetri. Bisogna fare attenzione a questo tipo di giocate. Poi sfruttano molto le seconde palle, con Vlasic e Elmas hanno anche tante qualità. Dobbiamo esser pronti in fase difensiva ad affrontare tutte le situazioni, sia andarli a prendere ma anche esser reattivi sulle seconde palle quando provano a giocare in modo più diretto".

A Udine il Parma ha regalato il primo tempo, poi ha cercato una reazione. Da cosa è dovuto?
"Mi son preso la responsabilità per il primo tempo, l'ho detto anche davanti ai giocatori. Un po' di alibi li ho creati, era l'ultima cosa che avrei voluto fare. Mi prendo la responsabilità sempre, quando faccio errori lo dico. Abbiamo sbagliato l'approccio, eravamo un po' attendisti, bassi come baricentro, con l'obiettivo di rimanere compatti. Ma a volte questo atteggiamento crea alibi ai giocatori, questo non fa bene, soprattutto ad una squadra giovani che non ha scuse. Poi non si può sempre andare a pressare a mille all'ora, è molto dispendioso Bisogna trovare un giusto equilibrio, dal punto di vista fisico e tattico".

Ritrova Casadei, ha avuto un'impronta importante sulla sua crescita. Cosa rappresenta per lei?
"Sono felice di vedere Cesare, come tanti altri che ho allenato in quell'annata. Ora penso però solo ai miei, sono i più bravi. Mi fa piacere vedere Cesare ad un certo livello. Ci siamo sentiti, c'è stima reciproca che durerà per sempre. In questo momento però è giusto parlare dei nostri, bisogna fargli capire l'importanza del progetto Parma, è fondamentale rimanere in Serie A. Qualcosa stanno iniziando a capire, lo vedo anche sul piano dell'autostima. Poi contano i risultati e i punti, esser belli e pensare di avere tempo per crescere è sbagliato. Il tempo stringe, è il nostro peggiore nemico. Dobbiamo andare su cose concrete, certezze e pragmatismo per ottenere punti".

Sta mancando un po' di leggerezza?
"Non posso accettare che ci sia una squadra più motivata della nostra. La motivazione è la cosa fondamentale, dobbiamo averla. Si parte da lì, da come si approccia un nuovo lavoro che stiamo provando a fare. Leggerezza? Sono due cose legate, la motivazione è parte di un processo mentale che è importante nel calcio. La paura fa bene fino ad un certo punto, vuol dire che ci tieni a far le cose per bene. Quando va oltre diventa impossibile da gestire e toglie tanto a livello di energie. Bisogna trovare il giusto equilibrio, la motivazione ti dà la carica per superare le difficoltà".

Come sta la squadra fisicamente?
"Stiamo cercando di incrementare. Quello che ci interessa è il recupero sul piano mentale, stiamo lavorando su questo e vediamo delle belle risposte. Non è semplice quando arriva un nuovo allenatore. Vedo ragazzi pronti ad accettare il lavoro, li vedo più pronti ad accettare l'intensità che chiediamo. Sono consapevoli dell'importanza di queste partite". 

Per accendere un po' la fase offensiva, si aspetta anche qualcosa in più come giocate da qualche individualità?
"Quello che ci interessa sono i punti e il pragmatismo. Il modo in cui arrivano non mi interessa, faccio fatica a pensare che in questo momento della stagione si possa essere belli e concreti. Magari rinunciamo a qualche giocata bella per ottenere il massimo e fare punti".

I Boys hanno spinto per la partecipazione, lei sta chiedendo unità di intenti. Ora serve il risultato:
"Abbiamo bisogno di tutti. Abbiamo letto il comunicato dei tifosi, li ringraziamo. Sono importanti, i tifosi ci danno energia e carica. I ragazzi hanno bisogno di questo. Noi abbiamo il dovere di dare sempre il massimo, uniti possiamo toglierci delle soddisfazioni. Sappiamo dell'importanza dei tifosi, soprattutto per un gruppo giovane come il nostro".

Ora vi aspetta una fase decisiva del campionato:
A noi interessa la prossima partita, il Torino è domani ed è già qua alle porte. Dobbiamo essere pronti a dare il massimo e vogliosi di ottenere i tre punti. Avremo tempo per pensare alle successive, ma non possiamo pensare più in là di domani".

A livello di leadership quanto ha pesato l'assenza di Delprato?
"E' il capitano della squadra. A Udine ha avuto un problema, abbia deciso di tenerlo a riposo anche se era disponibile a stringere i denti. Mi ha fatto piacere, così deve essere un capitano. Ha dimostrato leadership, voglia di stare in gruppo. Ora è pronto per giocare domani". 

14.44 - Termina la conferenza.

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