Nesta: "Non ci difenderemo in 8 con la Roma, nessuna barricata per fermare Dybala"

Alessandro Nesta, tecnico del Monza, è intervenuto in conferenza stampa in vista della gara di lunedì con la Roma. Queste le sue dichiarazioni sulla sfida ai giallorossi da ex bandiera della Lazio: "Come fermare Dybala? La partita è stata preparata in un certo modo, non andiamo a difenderci in otto. Non ci abbasseremo troppo, cercheremo di essere equilibrati consapevoli che sarà complicato. L'importante è giocare tutti insieme, non andremo a fare barricate perché poi contro questa Roma prima o poi il gol lo prendi. La squadra deve avere il piacere di giocare le partite? La posizione è quella che è, ma i calciatori sono stati sempre rassicurati. Poi è chiaro che ci sono dei momenti in cui serve la testa giusta e le motivazioni giuste. Che per me sono tutto".
Ranieri ha parlato di come è complesso il vostro lavoro. Quanto è complicato il suo e quale giocatore ha visto con lo spirito giusto?
"Un gruppo di giocatori ha sempre determinate qualità, ci sono dei leader tecnici e altri che magari tengono su il morale dei compagni. In questa rosa ci sono Gagliardini e Pessina, per esempio, che in carriera hanno vissuto diverse situazioni. Anche Keita Balde può aiutarci. Poi ci sono tanti giovani che vanno trascinati e aspettati. Io dico sempre ai miei calciatori che non devono spaventarsi, le ondate negative ci sono all'interno di una stagione. E la squadra forte è quella che sa resistere a queste ondate. Nell'Italia campione d'Europa che ho visto dal vivo i leader erano Bonucci e Chiellini che poi hanno trascinato tutti. Ranieri è rimasto nella storia in Premier League, persona corretta e positiva. Un signore in tutto, persona onesta anche nei giudizi e nei post gara. In quella città lui è un valore aggiunto, non tutti riescono a gestire Roma".
La sfida alla Roma richiama alla mente la sfida fra Lei e Totti. I giovani sono ancora disposti a carpire i segreti dai più grandi?
"Lo spero. Ai giovani di oggi manca l'ambizione, questo ho avuto modo di riscontrare. La differenza rispetto alla mia generazione è il benessere, io riuscii a capire che per me all'epoca era una grande opportunità. Purtroppo la generazione di adesso si accontenta. E questo non mi piace. Se per me sarà una gara differente rispetto alle altre? Io sono cresciuto a Roma e sono entrato alla Lazio a 8 anni. Io sono cresciuto con il derby di Roma, ho giocato quelli di Milano ma in tranquillità. A Roma è un'altra roba, il calcio è molto importante e non solo uno sport. Si vive anche di passato, ci piace questa roba e io la sento questa partita".
