Napoli, la maledizione della fascia sinistra: Conte perde un titolare e accelera un rientro

Dopo due giorni di riposo, ieri si sono riaperte le porte del centro tecnico di Castel Volturno per iniziare la preparazione verso la gara delicatissima contro il Torino. Il Napoli è di scena domenica sera a Fuorigrotta per tenere quantomeno il ritmo dell'Inter, impegnata nel pomeriggio in casa contro la Roma dopo le fatiche nel derby, e la squadra di Antonio Conte potrà contare nuovamente su un Maradona sold-out (per la settima volta consecutiva). La giornata di ieri è servita anche a fare il punto sugli infortunati. Si avvicina il recupero di Alessandro Buongiorno: il difensore ha già saltato le sfide a Bologna e Monza per una tendinopatia all’adduttore lungo della gamba destra e ieri ha provato ad aumentare i carichi per mettere nel mirino la sfida alla sua ex squadra. Ad oggi è ancora presto per capire se sarà del match e nell'eventualità Rafa Marin - che non ha demeritato a Monza nonostante il poco rodaggio - è pronto alla seconda titolarità consecutiva.
La maledizione della fascia sinistra post-Kvara
La bruttissima notizia ha riguardato David Neres. Come anticipato da Conte, il brasiliano venerdì ha rimediato la lesione al soleo della gamba sinistra, un muscolo che negli ultimi mesi ha falcidiato lai squadra ed una situazione che ha portato Conte a dubitare pubblicamente persino dei campi di Castel Volturno (che però vengono curati con attenzione ed allo stesso modo degli anni scorsi con pochi infortuni). Circa quattro settimane di stop: una vera e propria maledizione per tutta la fascia sinistra dove sono mancati quest'anno anche Spinazzola, Olivera e Mazzocchi e nei mesi scorsi anche tutti insieme.
E domenica?
Senza Neres, Antonio Conte potrebbe essere costretto a cambiare di nuovo l'assetto tattico della squadra. Il tecnico infatti ha confermato anche nelle ultime gare, persino avanti nel punteggio con Empoli e Monza, di non prendere in considerazione Okafor e di concedere a Ngonge solo pochissimi minuti. Per questo le ipotesi si restringono a due: la conferma di Spinazzola da esterno alto oppure l'impiego di Raspadori per avere più peso in area di rigore come nel secondo tempo di Monza. In questo caso però si tornerebbe al 3-5-2/4-4-2 con diversi accorgimenti.
