Moduli, calciatori, la sua idea di calcio: come giocava l'Inter Primavera di Cristian Chivu
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Cristian Chivu arriva alla guida del Parma dopo aver allenato per tre stagioni e 133 partite la Primavera dell'Inter. Partito dall'Under-14, l'allenatore rumeno ha fatto tutta la trafila da tecnico del settore giovanile nerazzurro fino all'approdo nell'Under 19 nell'estate 2021. La scorsa stagione ha chiuso il Campionato Primavera al primo posto, con il miglior attacco e con la miglior difesa. Ma poi nelle fasi finali non è andato oltre le Semifinali, battuto dal Sassuolo. Peggio è andata in Youth League: dopo aver chiuso il girone al secondo posto, la sua Inter è stata eliminata nel turno successivo dall'Olympiacos ai rigori.
Moduli e calciatori dell'Inter Primavera di Chivu
Nel corso della scorsa stagione la sua Inter Primavera ha oscillato tra il 4-3-3 e il 4-2-3-1. Raimondi e Calligaris i due portieri, Francesco Stante il pilastro della difesa vicino a cui ruotavano Christos Alexiou e Samo Matjaž. Terzino destro Mike Aidoo, a sinistra Matteo Cocchi più di Matteo Motta. Aleksander Stankovic ora al Lucerna il pilastro della sua mediana: al suo fianco Thomas Berenbruch o, in seconda battuta, Leonardo Bovo. L'uomo di fantasia era Luca Di Maggio, mezzala o trequartista a seconda del modulo. Kamate-Sarr-Quieto il tridente più utilizzato, ma nelle rotazioni di Chivu sono rientrati anche Owusu, Spinaccè, Lavelli, Zuberek e Mosconi.
La sua idea di calcio
L'Inter Primavera di Chivu sviluppava il suo gioco soprattutto sulle corsie laterali. L'idea del tecnico rumeno è quella di sfruttare molto i terzini in proiezione offensiva per poi intasare le zone centrali del tecnico con gli attaccanti e le mezzali. Squadra dal baricentro alto, puntava col pressing a recuperare quanto prima il pallone e poi si affidava al suo play per dettare i tempi di gioco e pescare gli esterni offensivi pronti all'uno contro uno.
In fase difensiva l'Inter di Chivu faceva dell'aggressione a ridosso dell'area avversaria il suo credo e aveva ottimi dati circa i palloni recuperati nella metà campo avversaria. La sua squadra ha chiuso l'ultimo campionato col più basso numero di tiri subiti e ha incassato pochissimi gol sui calci piazzati, a testimonianza di una maniacale preparazione su questo fondamentale.
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