Mirante: "Lascio un Milan diverso, le aspettative ora sono alte". Le parole su Pioli

"Non vorrei arrivare fino all'età di Buffon giocando ancora, però mi sento bene e quindi quelle seguenti saranno settimane di riflessioni. Ad oggi vorrei continuare ancora, mi sento bene e questa stagione ho avuto anche la possibilità di giocare qualche partita". Ai microfoni di Radio TV Serie A parla così Antonio Mirante, portiere classe '83, che sabato contro la Salernitana è sceso in campo per l'ultima volta con la maglie del Milan: "Il futuro dipende un po' dal percorso che ognuno ha fatto, da come ci si sente, da dove si gioca e da come si è affrontato l'ultimo anno calcistico, senza dimenticare l'importanza della motivazione che ti spinge ad andare avanti. Gli infortuni sicuramente incidono sulla carriera di un giocatore e per me pensare adesso di andare all'estero è quasi impossibile".
La situazione del Milan. "Sono arrivato al Milan da svincolato dopo l'esperienza a Roma ed era un Milan diverso, nonostante fosse già rinato da un anno, un Milan con un'energia diversa. Ad oggi c'è un Milan evoluto e ambizioso che grazie all'allenatore ha migliorato molti giocatori: le ambizioni sono cambiate. Il Milan oggi non è più la squadra di cinque anni fa. Le aspettative sono alte".
Mister Pioli. "Pioli l'avevo affrontato qualche volta da avversario nelle squadre in cui giocavo, ma non lo conoscevo personalmente. Ha portato energia e la giusta mentalità per cercare la vittoria, ci ha insegnato il modo giusto per giocare le partite e come allenare la squadra. Questo è stato determinante per molti di noi che hanno svoltato. Questo vale per molti singoli, ma soprattutto per la squadra. L'anno dello scudetto è stato quello che ha fatto svoltare giocatori, club e tifosi. Quell'anno è stato determinante per tutti: per noi e per lui. In quell'anno siamo stati la squadra che ha avuto il cammino più in crescita; abbiamo vinto uno scudetto in una stagione dove non partivamo favoriti".
Sulla stagione. "Le partite con la Roma in Europa League sono state deludenti rispetto a quanto ci aspettavamo. È stata una delusione per tutti. Ci sono partite che incidono sulla valutazione di un allenatore, ma questo purtroppo capita spesso nel nostro calcio. Le partite vinte con il Paris Saint Germain, la vittoria sull'Atletico il mio primo anno a Madrid sono partite che dimostrano il lavoro fatto da Pioli negli anni".
