Milan, giusto ripartire da Allegri? Sacchi: "Lo rispetto ma preferisco un altro calcio"

Il tempo di Sergio Conceicao a Milano sembra ormai agli sgoccioli e per questo in casa Milan si pensa già al futuro. Un futuro che potrebbe portare ad un ritorno al passato, visto che in pole position per sostituirlo c'è il nome di Massimiliano Allegri. Una scelta che l'ex tecnico dei rossoneri Arrigo Sacchi non approverebbe, come detto a La Gazzetta dello Sport: "Ho grande rispetto per Allegri e per il suo lavoro. È un allenatore che ha sempre fatto il suo dovere ovunque sia andato. Devo ammettere che a me piace un calcio diverso dal suo. Non c’è niente di male, è una questione di gusti. Ci tengo a dire una cosa con molta chiarezza perché in passatoci sono stati troppi equivoci: io non ho nulla contro Allegri, mi è semplicemente capitato nelle stagioni precedenti di muovere delle critiche al suo calcio e alle sue squadre. Tutto qui, niente di personale".
In Italia ha vinto tanto, non è sinonimo di garanzia?
"Allegri è un allenatore che ha seguito perfettamente le tracce della storia calcistica italiana, basata su difesa, contropiede e giocatori di alto livello. Queste sono le sue idee, e con queste idee gli va dato il merito di aver ottenuto successi importanti. Però se mi chiedete: le sue squadre hanno giocato bene? Beh, allora, devo ammettere che io mi diverto quando vedo un calcio collettivo e offensivo, e non un calcio individuale e difensivo. Questione di punti di vista. Lui in Italia è bravissimo. Se davvero arriverà a sedersi sulla panchina rossonera, spero che possa riportare in alto la mia squadra del cuore. Se poi darà anche uno stile ai rossoneri, e cioè se farà praticare un calcio più moderno e più europeo, sarò ancora più felice".
