Materazzi: "L'Inter tornerà la squadra da battere appena ritroverà la condizione fisica"
"E' andata male, malissimo. Però hanno meritato ed è giusto che ci prendano anche in giro". Così l'ex difensore dell'Inter Marco Materazzi a margine della inaugurazione della prima isola Technogym Outdoor, ai Giardini Indro Montanelli a Milano, nella settimana successiva al derby meneghino che ha visto trionfare il Milan. "Ci sono tanti fattori che in questo periodo dell'anno possono variare, tipo la condizione fisica. Sicuramente l'Europeo ho tolto la preparazione a tanti dei nostri giocatori. Nel momento in cui la squadra ritroverà la condizione credo tornerà la squadra da battere. Detto ciò, complimenti a chi oggi è avanti. Fanno di tutto per battere l'Inter, ma credo che fino alla fine dovranno fare i conti con noi".
Una flessione in questo momento della stagione potrebbe dare una spinta positiva?
"Secondo me è ancora troppo presto per dare giudizi. Ci sono squadre come la Roma che dopo tre partite cambiano allenatore in maniera non del tutto corretta e altre come l'Inter che sanno ciò che fanno da tanti anni".
Fa più paura il Napoli o la Juve come alternativa all'Inter?
"Dico il Napoli perché non fa le Coppe, so quanto lavora Conte con i suoi calciatori. Hanno deciso di sostituire Osimhen con Lukaku perché ad Antonio piace di più e io credo che anche il Napoli lotterà fino alla fine".
C'è un nuovo Materazzi in giro?
"E' Bastoni, ma anche Barella e Dimarco... Tutta gente che vuole bene all'Inter e credo già da domenica prossima lo dimostrerà".
Dispiaciuto per la decisione della UEFA di togliere la finale di Champions 2027 a San Siro?
"Per me è lo stadio più bello al mondo, mi auguro possa disputare tante altre finali e che si trovi una soluzione".
Quello dell'Inter è un gruppo maturo per puntare alla Champions?
"Secondo me la Champions può essere bellissima anche per noi, ma ha ancora più variabili rispetto al passato per la formula campionato".
Cosa non ti è tornato nel trattamento ricevuto da De Rossi a Roma?
"Non mi è tornato che ha avuto la squadra al completo credo prima di Genova. Ha subito il pareggio col Genoa al 95esimo ed è stato mandato via anche se aveva altri tre anni di contratto. Bisognerebbe far pace col cervello quando si fanno certe scelte. Allenando la Roma ha coronato il suo sogno, peccato non l'abbia potuto portare avanti fino in fondo. Però sicuramente ha la coscienza pulita: è talmente intelligente come persona che la sua immagine non uscirà scalfita da questo esonero".
Sorpreso dall'atteggiamento dell'Inter nel derby?
"Mi ha sorpreso molto. Purtroppo l'avevo detto anche prima: in genere chi è sfavorito vince il derby ed è andata così anche stavolta. L'Inter deve ritrovare lo spirito e il gioco dello scorso anno: c'è tempo per recuperare, non troppo, già qualche punto è stato perso durante il cammino ma in fondo la prima è a tre punti di distanza".
Con Ibra ogni tanto vi punzecchiate, avete giocato tre anni insieme: c’è qualcosa che non sappiamo?
"E mi meraviglio che in quei tre anni siamo andati d'accordo".
Avevi più paura del Milan di Maldini?
"Avevo più paura del Milan di Maldini perché so il lavoro che ha fatto e quanto tenesse al Milan. Non ha potuto fare ciò per cui era stato chiamato e si è fatto da parte con grandissima dignità e onestà. Spero che non torni al Milan".
Dopo aver vinto è più difficile rivincere?
"Tutti denigrano il nostro campionato, ma io credo sia ancora il più bello al mondo. E' più equilibrato che altrove".