Marocchi: "Finalmente un 9, Retegui. Inter superficiale, a Leao inutile chiedere di più"
"Finalmente abbiamo un centravanti di ruolo, Retegui: il ragazzo c’è". Parola di Giancarlo Marocchi, ex centrocampista, oggi analista. Intervistato da Libero, trova paragoni per il bomber italo-argentino dell'Atalanta e della Nazionale: "Schillaci? Stesso senso del gol, ma Totò era più fulmineo. Direi il primo Casiraghi, o Boninsegna. Il ma è che l'altro centravanti di Spalletti è Frattesi: segna sempre perché occupa lo spazio a centro area, quello creato filosoficamente da Guardiola".
All'Inter, però, Frattesi non trova grande spazio. Almeno, non da titolare. Nulla di strano per Marocchi: "Chiunque incontrerebbe difficoltà con quei tre, Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan".
Spazio poi al campionato: "Conte ha trovato la quadra facendo giocare insieme McTominay e Lobotka, perni fondamentali in mezzo. L’Inter è superficiale. Doveva battere Genoa e Monza, invece ha pareggiato e certe disattenzioni possono pesare. Se la Juve risolve il problema del gol può fare male a chiunque. Leao? Inutile chiedergli di più. Il giocatore è questo, nel bene e nel male".