Lo Monaco a RFV sul futuro di Kean: "L'esperienza mi dice che il vento non si può trattenere"


Il dirigente sportivo Pietro Lo Monaco è intervenuto a Radio FirenzeViola per parlare di attualità e dei giovani allenatori che stanno emergendo: "Chi è bravo è bravo, ma il nostro campionato al di là del fattore tattico e il valore dei giocatori è difficile perché c'è tanta attenzione, per le persone è questione di vita e di morte. E poi c'è anche la componente caratteriale. Ma nelle qualità di un allenatore bisogna crederci. Se criticate Palladino e al posto suo viene un altro fa i miracoli? L'importante è sostenere un allenatore e credere nel progetto".
La componente manageriale conta?
"Sì ma non si può inventare. Sartori ad esempio è bravo ma non si può andare a parlare con un allenatore se non lo si è fatto, per questo va supportato quando tende a scivolare o a tenerlo i piedi per terra".
Cosa pensa dell'incontro Kean-Commisso?
"Mi spiace essere impietoso ma la storia e l'esperienza dicono che il vento non si può trattenere. Questo ragazzo avrà le pressioni di piazze importanti e l'entourage intorno non so se sa consigliarlo nel modo giusto o meno, al di là delle intenzioni di Commisso. Quando un giocatore arriva ad un euro e ti arriva un'offerta di 2 devi venderlo anche se ti penti. L'importante è rimpiazzarlo al meglio. Ma ecco per me non sarà facile trattenerlo".
Vincere aiuterà?
"Vincere la Conference cambia solo che ti dà entusiasmo e ripaga l'investimento e indica all'ambiente che sei sulla strada giusta. Per me la Fiorentina a prescindere è la società più intrigante, io vedo il valore intrinseco dei calciatori e vedo una base importante del centro sportivo e del suo settore giovanile".
