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Le pagelle dell'Inter - Lukaku versione assistman, Lautaro decisivo. Acerbi da dimenticare

Le pagelle dell'Inter - Lukaku versione assistman, Lautaro decisivo. Acerbi da dimenticareTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
domenica 30 aprile 2023, 14:30Serie A
di Ivan Cardia

INTER-LAZIO 3-1
(77' e 90' Lautaro, 83' Gosens; 30' Felipe Anderson)

Il racconto della gara.

Le pagelle dell'Inter - A cura di Ivan Cardia

Onana 7 - Freddato dal fuoco amico, a fine primo tempo tiene in piedi la partita con una super parata. Decisivo anche nella ripresa, altro big match e altre conferme per il camerunese.

D'Ambrosio 6 - Da un suo break nasce il gol poi annullato a Mkhitaryan, spaesato nell'azione della rete laziale su cui è però l'ultimo dei colpevoli. Paga anche il giallo. (Dal 46' Dumfries 5,5 - I compagni riescono a rendere ininfluente il gol che si divora. L'impatto sulla gara è buono, l'errore sotto porta abbastanza clamoroso).

Acerbi 4 - Scivola tanto spesso da ricordare il coro di una celebre canzone di Tozzi, famosa anche come jingle pubblicitario. Davvero clamoroso l'errore che porta alla rete di Felipe Anderson, non certo l'unico di una gara da dimenticare. Non aveva mai sbagliato finora, oggi non ne indovina una. I tifosi avversari ringraziano, tra i fischi per un rapporto finito malissimo.

Bastoni 5,5 - Qualche insolita imprecisione nelle sortite offensive, dietro tante gatte da pelare su Felipe Anderson, che però quando segna lo fa passando per altri lidi. (Dal 71' Gosens 7,5 - Gioia e dolore. Avvia l'azione del pareggio e segna il gol vittoria, poi atterra male sulla spalla ed è costretto al cambio. Dall'86' De Vrij s.v.).

Darmian 6,5 - Dove lo metti sta, non è una novità ma resta un complimento. Zaccagni ha segnato a tutte le big del campionato tranne l'Inter: ci sarà un motivo e forse è lui.

Barella 7 - Non si tocca, anche se c'è Milinkovic da sfidare. Sfiora il gol in almeno due occasioni, in manovra non ha nulla da invidiare agli avversari.

Brozovic 6,5 - Impegna subito Provedel, tiene alto il ritmo di una squadra che costruisce una mole di gioco impressionante, a dispetto dei gol arrivati soltanto molto tardi.

Mkhitaryan 6,5 - Sente aria di derby e segna, annullato per un nonnulla. Ci riprova da lontano, fuori di poco. Non sfigura nel non semplice duello con Milinkovic. (Dal 61' Calhanoglu 6 - Entra e l'Inter alza i giri del motore: non è un caso. Mezzo voto in meno perché rischia di mandare in gol gli avversari).

Dimarco 7 - Pericoloso da esterno, solido da braccetto. Sfiora anche il gol in prima persona, tra i migliori pur senza entrare a referto.

Lukaku 7,5 - In versione assistman, extralarge. Riceve pochi rifornimenti, ne costruisce parecchi per i compagni: si risveglia con l'ingresso del Toro, suoi i suggerimenti decisivi per le reti di Lautaro e Gosens. Sembra davvero tornato.

Correa 5 - Del Meazza, di questo passo, ricorderà soltanto i fischi e una serata di gloria. Uno dei tanti ex della domenica, in fuorigioco di una spalla sull'azione che lo vede assistman per Mkhitaryan. Sarà stata la delusione, ma da lì in poi esce totalmente dalla partita. (Dal 61' Lautaro 8 - Per lui, invece, solo boati e ovazioni. Risponde da par suo: una doppietta decisiva per la stagione. È l'uomo a cui appigliarsi nei momenti di difficoltà e non tradisce).

Simone Inzaghi 7,5 - Rinuncia al totem "biancoceleste" Gagliardini e il gioco nerazzurro ne beneficia. Il gol subito è un errore individuale, i tre segnati sono soltanto il frutto di una partita giocata quasi tutta in dominio sugli avversari. A sei giornate dalla fine è a quattro punti dal secondo posto, in semifinale di Champions League e finale di Coppa Italia: un banale dato di fatto.

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