Le pagelle dell'Hellas Verona - Harroui è decisivo, Duda gigante al centro. Bravo Zanetti
VERONA-ROMA 3-2
(13’ Tengstedt, 28’ Soule, 34’ Magnani, 53’ Dovbyk, 88’ Harroui)
Montipò 6 - Elegante o meno negli interventi, di sicuro è efficace. Non può nulla sulle due reti della Roma, per il resto non è chiamato a interventi straordinari.
Daniliuc 5,5 - Quando Zalewski accelera dalle sue parti, corre qualche brivido di troppo e non sempre riesce a fermarlo (Dall’87’ Faraoni s.v.).
Magnani 6,5 - Straordinario il modo in cui s’infila tra Dovbyk e Ndicka e sigla il gol del 2-1. In fase difensiva concede qualcosina, ma tutto sommato se la cava con forza fisica.
Coppola 6 - Non è un pomeriggio semplice, dovendo tenere sotto controllo un avversario ostico come Dovbyk: mostra coraggio e carattere. Anche lui non è impeccabile, ma la chiusura nel secondo tempo su Kone è determinante.
Bradaric 6 - Non corre particolari rischi in fase difensiva e quando può appoggia la manovra offensiva premendo il piede sull’acceleratore.
Duda 6,5 - Intasa, insieme a Serdar, le linee di passaggio sulla trequarti della Roma; detta I tempi e le ripartenze del Verona, è il padrone assoluto del centrocampo. E lascia ancora il segno con l’assist per Magnani dalla bandierina. A tutto campo.
Serdar 6,5 - Con Duda forma una coppia di esperienza e grande qualità, arriva con frequenza anche sulla trequarti per creare superiorità numerica e sparigliare le carte nella difesa della Roma (Dall’87’ Dani Silva s.v.).
Suslov 5,5 - Meno appariscente rispetto al solito, stretto nella morsa da Angelino e Zalewski. Non si nota granché, ma corre spesso all’indietro con spirito di sacrificio (Dal 77’ Livramento 6 - Entra giusto in tempo per consegnare a Harroui il pallone del 3-2, poi si fa espellere. Ma il cartellino è l'ultima cosa che conta in un finale così).
Kastanos 6 - Tanto movimento sulla trequarti, attira i mediani avversari e apre varchi per i compagni quasi inaspettati (Dal 62’ Harroui 7 - È l'uomo della partita, dei tre punti: freddo e implacabile in area nel finale, un gol che spedisce l'Hellas fuori dal tunnel).
Lazovic 6 - Anche lui, come Suslov, fatica a entrare in partita. Quando si accende dà manforte negli ultimi trenta metri con un paio di guizzi che non portano comunque a nulla di buono. Tanto lavoro, però, in fase di contenimento.
Tengstedt 7 - Un gol da grande centravanti, di quelli che sanno farsi trovare al posto giusto nel momento giusto. Il calcio d’angolo del 2-1 nasce da una sua violenta conclusione, deviata sul fondo. Dà peso e qualità negli ultimi trenta metri (Dal 62’ Mosquera 6 - Prova a far salire un po' il baricentro della squadra, ma nel finale viene poco supportato. Merita comunque la sufficienza per la voglia di lottare).
Paolo Zanetti 7 - La squadra difende a blocco unico, è compatta nonostante i due gol concessi. E si vede subito il desiderio di interrompere la striscia negativa. Sa far girare a suo favore gli episodi, è più reattiva di quella avversaria e in fin dei conti è un successo meritato per il modo in cui è stato cercato. Cambi determinanti.