La strana maledizione fortunata di Mkhitaryan: gli manca solo la Champions. Oggi gli esami
Per capire come sarebbe andato il derby, forse bastava davvero contare le presenze europee. Henrikh Mkhitaryan, da solo, ne vanta quanto Tonali, Krunic, Messias, Brahim Diaz, Leao e Kalulu messi insieme. Un gap che il Milan aveva e non è riuscito a colmare rispetto all'Inter nel suo complesso, ma all'armeno nello specifico. Non è un caso che, anche quando Inzaghi ha ritrovato Brozovic, a togliere l'ex Roma dal campo non ci ha pensato neanche un secondo. Magari anche troppo, considerato che già contro il Sassuolo era sembrato opaco e la corda rischia di essere stata tirata troppo. Oggi, Mkhitayan si sottoporrà a esami strumentali che chiariranno l'entità dell'infortunio muscolare patito a fine primo tempo della semifinale di ritorno. Spera di essere a Istanbul, e non è la prima volta che gli capita.
Gli manca solo la Champions, con una strana maledizione. Nel palmares del centrocampista, ex anche di United e Borussia Dortmund, la Champions League sarebbe la ciliegina sulla torta. È l'unica coppa europea che gli manca, ha vinto l'Europa League con l'Arsenal e l'anno scorso con i giallorossi. Curioso che, in entrambi i casi, la finale non lo abbia visto tra i protagonisti. In assoluto nel 2019, quando saltò Chelsea-Arsenal per motivi politici. La finale dell'EL di quell'anno era infatti in programma a Baku, capitale dell'Azerbaijan. Paese in guerra con l'Armenia per il controllo del Nagorno-Karabakh, e che decise di vietare l'ingresso a Miki, rimediando anche una brutta figura alla UEFA. Nessun caso, invece, l'anno scorso a Tirana: Mkhitaryan gioco però soltanto i 17 minuti iniziali: reduce da un altro problema muscolare, sempre alla coscia, aveva stretto i denti e forzato i tempi per esserci, dovette abbandonare la contesa quasi subito, lasciando i compagni a battere il Feyenoord. E si può dire che le finali non gli portino bene, ma visti i risultati poteva sempre andare peggio.