La rinascita di De Ketelaere regala i primi tre punti all'Atalanta, col Sassuolo finisce 2-0

Un lampo e una traversa colpita, un altro per aprire la strada. L'Atalanta si è affidata a Charles De Ketelaere e alla rinascita di un giocatore che non vedeva l'ora di tornare a sorridere: vittoria pesante al Mapei Stadium per iniziare col piede giusto, col Sassuolo finisce 2-0 grazie al gol del belga e a una rete di Nadir Zortea. Primi tre punti per i nerazzurri e la sensazione che CDK possa rialzare la testa dopo un impatto negativo con la Serie A. Giornata nera per i neroverdi, praticamente mai in partita: sarà pure calcio d'agosto ma Dionisi deve già iniziare a prevedere le prime contromosse.

Il Sassuolo si salva sulla linea, la Dea ci prova ma non sfonda
Gasperini si è affidato alle certezze, con Zapata in campo dal primo minuto nonostante le voci di mercato supportato da Pasalic e Lookman. Dionisi, alle prese col caso Berardi, ha schierato il 4-2-3-1 in funzione di Pinamonti, prima punta accostata lo scorso anno proprio ai nerazzurri. Il caldo asfissiante ha creato diversi problemi, non è stato semplice pensare e sviluppare la manovra, si è visto soprattutto tra le fila neroverdi: giro palla a ritmi bassi e qualche fiammata per cercare un colpo del ko che per 45 minuti non è arrivato.

Laurentié ha spaventato Musso con una giocata rapida dagli sviluppi di un corner, ma a conti fatti è stata l'Atalanta ad avere le occasioni per sbloccare il match: doppio salvataggio sulla linea, prima su Koopmeiners poi sulla zuccata di Djimsiti, e due opportunità non sfruttate da Duvan Zapata. Lookman ha cercato di dare la sterzata costruendo quelle giocate individuali necessarie per scardinare una cassaforte emiliana chiusa a doppia mandata, ma nessuno ha seguito le iniziative dell'anglo-nigeriano.

È tornato De Ketelaere
Nel secondo tempo Gasperini ha mescolato le carte mandando in campo Ederson e De Ketelaere al posto di Pasalic e Zapata: il belga ci ha messo pochi secondi per strappare i primi applausi con due giocate in profondità. Dopo 18 minuti l'ex Milan ha sfiorato la prima rete coi nerazzurri, soltanto la traversa ha bloccato la girata di prima intenzione. E sul montante è rimasta anche un po' di lucidità, dovuta a una prima partita di campionato davvero dura, come pronosticato dal tecnico nerazzurro.

La giocata decisiva è arrivata dall'uomo più atteso, colui che su tutti doveva assolutamente cancellare un annus horribilis: il belga di testa ha superato Consigli, con la rete confermata dalla goal line technology. La reazione dei padroni di casa non è mai arrivata: a chiudere il match ci ha pensato Nadir Zortea con un diagonale dal limite praticamente imparabile.