Kanchelskis e l'avventura alla Fiorentina: "Grandi momenti nella città più bella d'Europa"
Andrei Kanchelskis ha parlato a Flashscore e, tra i temi trattati, ha raccontato anche l'addio al Manchester United per approdare alla Fiorentina:
"Volevo restare al Manchester United, ma ho avuto un piccolo problema con un giovane dottore che non era d'accordo su un'operazione alla quale avrei dovuto sottopormi. Dovevo restare, ma sono comunque felice perché, dopo un gran bella stagione all'Everton, mi sono trasferito alla Fiorentina e ho vissuto altri grandi momenti anche in Italia. Firenze è una città bellissima, la più bella d’Europa: Michelangelo, gli Uffizi, le tante piazze e le brave persone che ho conosciuto. Mi sono divertito in un calcio diverso con una mentalità diversa mentre vivevo una vita diversa. È stata una tappa molto importante per me perché ora che alleno mi ricordo quello che ho imparato da Lobanowskyi, Ferguson, Ranieri, Malesani… Sì, è vero, sono stato sfortunato ma gli infortuni fanno parte del calcio”.
Sugli avversari e i compagni: "In Italia c'erano Ronaldo nell'Inter, Zidane e Del Piero nella Juventus, Baresi, Maldini e Desailly nel Milan. Era assolutamente il campionato numero uno in Europa. La Sampdoria di Mancini, Vialli e Mihajlovic. Lo ripeto, mi ritengo molto, molto fortunato. Quando mi sono trasferito in Italia, mi sono divertito anche se non ho giocato tutte le partite che avrei voluto giocare. L'avversario più forte è stato Paolo Maldini, un difensore sinistro assolutamente brillante. Il compagno? Sono davvero tanti... Batistuta, Rui Costa e Toldo in Italia. In Inghilterra, Cantona, Mark Hughes, Roy Keane, Ryan Giggs e anche Bryan Robson, una leggenda".