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Inter, Darmian avvisa il Milan: "I derby sono unici. Il ko dell'andata ci è rimasto dentro"

Inter, Darmian avvisa il Milan: "I derby sono unici. Il ko dell'andata ci è rimasto dentro"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
mercoledì 1 febbraio 2023, 13:15Serie A
di Alessio Del Lungo

Matteo Darmian, match winner ieri sera contro l'Atalanta e uomo preziosissimo per il reparto difensivo dell'Inter di Inzaghi, è intervenuto ai microfoni di DAZN, iniziando a parlare della sua infanzia: "Nella mia famiglia si è sempre respirato calcio, soprattutto dalla parte di papà. Lui è un tifoso della Fiorentina, tant'è che all'inizio io guardavo i viola, all'epoca c'erano Batistuta e Rui Costa. Poi dopo sono cresciuto, ho iniziato anche io a guardare le partite e mi sono legato ai nerazzurri".

Che cosa rappresenta per lei giocare all'Inter?
"Arrivare nella società per la quale hai sempre tifato fin da bambino è sicuramente una cosa fantastica e sicuramente ti spinge a dare qualcosa in più, a fare semre il massimo".

Lei però ha un passato al Milan.
"Quando io ho fatto uno dei primi provini per il Milan ci fecero una sorta di questionario e ci chiesero qual era il giocatore che preferivamo. Io all'epoca dissi Seedorf, che negli anni 2000 giocava all'Inter. Quando ho iniziato a giocare ho iniziato da centrocampista, poi piano piano ho arretrato la mia posizione. Nel settore giovanile del Milan avevo dei mostri sacri come Maldini e Nesta come riferimenti".

Qual è il DNA dell'interista?
"Il DNA Inter penso sia fatto da tanta passione, sicuramente un po' di pazzia, però è bello vivere all'interno il mondo Inter".

Che rapporto ha con i tifosi dell'Inter?
"Sono arrivato quando praticamente gli stadi erano ancora vuoti causa Covid e da quando hanno chiuso gli stadi ci sono sempre mancati i tifosi perché sono una parte integrante del nostor mondo. Ci fa piacere averli perché comunque ci danno una grande spinta, poi il tifoso interista cerca sempre di incitarti e di darti una mano. È sempre con noi, quello che cerchiamo di fare è di dare loro delle soddisfazioni".

Che significa vincere lo scudetto?
"Quando sei bambino hai tanti sogni e sicuramente uno di questi è vincere lo scudetto. Arrivare in un grande club, vincere tanti trofei e l'Inter in Italia mi ha dato questa opportunità. Ripensandoci è stato molto bello, un percorso di sacrifici, ma ne è valsa la pena".

Come ha fatto a diventare l'uomo dei gol importanti?
"Non c'è un segreto, forse con il lavoro, poi ero lì nel momento giusto. Mi è andata bene, ma sono stati due gol importanti per la conquista dello scudetto che hanno aiutato la squadra a vincere due partite abbastanza complicate perché comunque sono arrivati due 1-0".

Come vive il derby contro il Milan?
"I derby si vivono sempre in maniera particolare perché sono delle partite a sé, penso sia 'la partita' per quanto riguarda il tifoso interista piuttosto che milanista. Si respira un'aria differente rispetto alle altre partite: l'atmosfera a San Siro, la città... Si tratta di qualcosa di unico".

Ci racconti il derby vinto 2-1 nella scorsa stagione.
"Quella partita è stata un po' particolare. Eravamo passati in vantaggio, poi non siamo riusciti a gestirlo, ci siamo fatti rimontare... In noi c'è sicuramente tanta voglia di rivalsa, non solo in riferimento a quella partita, penso anche al derby d'andata in questa stagione, che ci ha visti uscire sconfitti dal campo ed è sicuramente qualcosa che ci è rimasto dentro e vogliamo riscattare".

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