Il Milan sprofonda e Conceiçao invoca più fame. E rinforzi sul mercato

Dalla Juventus alla Juventus, le prime volte di Sergio Conceiçao. Il tecnico portoghese trova il primo ko da allenatore del Milan contro la squadra contro la quale aveva trovato il primo successo. Tutto in quindici giorni, dall'esaltazione alla preoccupazione, perché il Milan si ritrova ottavo in classifica e con la zona Champions distante sei punti, se pur con una partita da recuperare. Ciò che preoccupa però è jl modo in cui è arrivata la sconfitta all'Allianz, che non arrivava dal 2019: dopo un buon primo tempo in cui la squadra ha difeso bene e avuto le migliori occasioni, è come se non fosse mai rientrata dagli spogliatoi subendo tra il 61' e il 63' due reti che hanno chiuso anzitempo la partita. Ko che poteva arrivare molto prima, se Mike Maignan non ci avesse messo una pezza. E non a caso il francese è uno dei pochi a salvarsi. Rende bene l'idea dell'arrendevolezza del Diavolo un dato: zero tiri in porta nel secondo tempo.

Sergio Conceiçao mastica amaro, invoca maggior fame da parte della squadra ed esorta anche i giocatori meno importanti a non nascondersi dietro ai big. Manca la fame, è su questo punto che il portoghese ha voluto battere maggiormente. E serve intervenire sul mercato. Zlatan Ibrahimovic nel pre-partita ha fatto capire che Kyle Walker può essere un profilo da Milan, ma non sarebbe sufficiente a rinforzare una squadra che deve da questo momento fare un cammino perfetto, se vuole andare in Champions: e l'attacco urge rinforzi.