Ibrahimovic su Mourinho: "Un manipolatore che entrava nella tua testa, una macchina"
Zlatan Ibrahimovic si è raccontato in una lunga intervista al New York Times. Tra presente e passato, l'asso svedese ha ripercorso la sua carriera e ha parlato di alcuni personaggi speciali incontrati lungo il cammino. Tra questi occupa un posto importante anche José Mourinho.
"Jose era una macchina. Tirava fuori il meglio di te. È una persona manipolatrice, sa come entrare nella tua testa. Sa come trattarti, indipendentemente dal tuo livello. Mi ha ricordato Capello, una versione più moderna: disciplina, intensità. Non era soft ma questo è ciò che mi piace, mi ricordava le mie origini. La mia famiglia era severa".
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Quasi tre stagioni insieme, tanti trofei sollevati. Si ritrovano prima all'Inter, nel 2008-09: Ibra segna 29 reti in 47 partite (con 11 assist) ma viene sacrificato l'anno successivo. Il resto è storia: lo scambio con Eto'o è il primo tassello che permetterà ai nerazzurri di tornare sul tetto d'Europa. Tornano a lavorare insieme 8 anni più tardi, a Manchester, dove regalano quella che tuttora è l'ultima gioia europea ai Red Devils: un'Europa League, unico trofeo internazionale dello svedese che però si infortuna sul più bello, prima delle semifinali. A marzo del 2018 volerà a Los Angeles senza troppi rimpianti.