Hellas Verona, una sconfitta per crescere in vista del rush finale
Dopo le pesanti vittorie salvezza con Sassuolo in casa e Lecce in trasferta arriva uno stop per l'Hellas Verona di Marco Baroni, costretto ad arrendersi al Milan di Stefano Pioli in un match, quello del "Bentegodi" che ha in ogni caso fatto emergere aspetti positivi in casa scaligera. E' stato il consueto Verona battagliero quello sceso in campo ieri, che ha dato per l'ennesima volta l'idea di essere in grado di potersela giocare a viso aperto con chiunque in questa Serie A nonostante una rosa profondamente rinnovata a gennaio ma che probabilmente ha acquisito ad oggi un maggior senso rispetto a quello di qualche mese prima.
Errori da limare per salvarsi
E' stato un Verona che ha pagato a caro prezzo le sbavature commesse in fase difensiva, specie sul primo e sul terzo goal, disattenzioni che da qui in avanti i ragazzi di Baroni dovranno cercare di limare il più possibile se non addirittura eliminare in queste ultime nove gare restanti per centrare un'obiettivo salvezza che ad oggi comunque appare tutto fuorchè un miraggio. C'è stato poi lo sciagurato errore gratuito di Dawidowicz, uno non di certo abituato ad amnesie come quella di ieri, che ha incanalato la partita su binari favorevoli ai colori rossoneri e che se non commesso avrebbe potuto invece far mutare profondamente il canovaccio della partita con un Hellas che era sembrato scendere in campo con un miglior approccio rispetto al Milan ad inizio ripresa.
Nuovo motore in mezzo
Come confermato dallo stesso Baroni potrebbe essere un Verona con un motore leggermente diverso quello che si vedrà nel finale di stagione, con il passaggio al centrocampo a tre con il vertice basso che potrebbe garantire una maggiore qualità in palleggio alla mediana scaligera (e in questo senso Dani Silva potrebbe risultare imprescindibile nello schieramento titolare da qui alla fine del campionato) unitamente ad una maggiore solidità e consistenza in fase difensiva con Serdar e Duda da mischiare in alternativa, a seconda della tipologia di gara da affrontare, ad una vivacità offensiva che potrebbe essere prodotta con l'utilizzo da mezzali di giocatori come Suslov e Folorunsho, che potrebbero lasciare spazio sulle corsie esterne offensive ai sempre più rampanti Noslin e Mitrovic.