Genoa-Inter 2-2, le pagelle: Badelj e Thuram i migliori. Marassi va storto a Sommer

Le pagelle del Genoa - A cura di Pietro Celeste
Gollini 6,5 - Ci mette la faccia letteralmente su Lautaro nel primo tempo assieme ad un paio di interventi amministrativi. L'uscita nella ripresa per poco non costa carissimo, ma comunque prestazione sufficiente.
Vogliacco 6,5 - Suo il primo gol di questo campionato. Apre la sfida con scaltrezza arrivando per primo sul pallone, in difesa è attento e limita i problemi. Dal 60' Vasquez 5,5 - Da quinto ha il compito di fare le diagonali, e una di queste gli costa la perdita di Thuram, poi solo davanti a Gollini.
Bani 6 - Primo tempo da gladiatore se non fosse per il gol subito in cui perde il duello aereo con Thuram, per eccessivo strapotere dell'avversario. Nella ripresa soffre come tutto il resto della squadra, ma non si arrende mai.
De Winter 5,5 - Dietro è il più ballerino, come in occasione dell'incomprensione con Gollini in cui è lui il colpevole. Tiene in gioco Thuram sul gol del 2 a 1 finale.
Zanoli 5,5 - Opaco. Sulla scia dello Zanoli visto la passata stagione a Salerno, complice della disfatta. Meglio, ma ancora troppo impreciso. Dal 71' Sabelli 6 - I pericoli arrivano sul versante opposto, per cui è esente da colpe. Nel finale accende la miccia nel putiferio.
Frendrup 6 - Il solito gran corridore e recupera palloni in mezzo al campo, fa da schermo in maniera ottimale fino alla mezz'ora, poi tende ad abbassare la linea e la guardia per stanchezza.
Badelj 7 - Il migliore dei suoi. In un nanosecondo intercetta il passaggio di Mkhitaryan, tunnel e lo fa ammonire, per non parlare del salvataggio a porta sguarnita. Dal 86' Ekhator s.v
Malinovskyi 6 - Sacrificio e corsa, tentando solo una volta la conclusione. Entra nel gol del vantaggio grazie ad una bella punizione calciata. Dal 71' Thorsby 6 - Centimetri preferiti alla qualità e nel gioco aereo, specie quando sotto, è un'arma in più, spesso vincente.
Martin 6 - E' più limitato del solito per via del competitor sulla sua fascia. Tutto sommato contiene positivamente le avanzate di Darmian e quando c'è da appoggiare Messias lo fa.
Vitinha 6 - Prende calci e spintoni per tutta la partita, fino alla giocata finale che accende i 33mila presenti. Peccato per quella ripartenza gettata al vento.
Messias 6,5 - E' l'uomo che poi alla fine risulta decisivo nonostante il rigore fallito. Fa salire la squadra ma è avventato in un paio di scelte.
Alberto Gilardino 6,5 - Perde i suoi pezzi più pregiati - per sempre - poco prima dell'inizio di campionato, ma non fa alcuna lamentela. Affronta la gara con i campioni in carica e ottiene un punto, seppur sofferto, senza sdoganare il suo credo calcistico.
Le pagelle dell'Inter - A cura di Ivan Cardia
Sommer 5 - Sarà che Genova gli porta male, oggi come nella scorsa stagione. Ha buone responsabilità sul vantaggio di Vogliacco, coi piedi regala brividi sulla schiena a Inzaghi e tifosi: discreto spot per Martinez, sornione in panchina. Nel finale avrebbe l'occasione per riscattarsi: para il rigore di Messias, ma il brasiliano ribadisce comunque in rete.
Bisseck 5 - Preferito a Pavard, avvio da brividi: resta a guardare Vogliacco che insacca. Il resto è una partita giocata come se fossero due: l'elettricità che tanto si fa apprezzare in fase offensiva - ove è decisamente promosso - diventa puro caos quando si tratta di difendere. E nel finale regala il rigore del 2-2 al Genoa.
Acerbi 5 - A proposito dell'1-0 del Genoa: lento e passivo. Nervoso nel finale: sa di non aver giocato, peraltro contro nessuno o quasi visto che Gilardino ha perso entrambi i suoi frombolieri, una partita che difficilmente finirà tra le migliori della sua carriera.
Bastoni 6,5 - Si salva, a differenza dei compagni di sventure. Il consueto apporto in fase di manovra.
Darmian 6 - Sarà la stagione dei dubbi sull'opportunità di considerarlo nel computo dei quinti e non dei difensori. La inaugura con una prova così così, senza sbavature ma parecchio timida. (Dal 66' Dumfries 5,5 - Non incide nel finale, se non per qualche leggerezza difensiva).
Barella 7 - Il migliore dei tre tenori di centrocampo, in linea con il finale della scorsa stagione. Crea le condizioni per il pari e gioca una quantità industriale di palloni.
Calhanoglu 5,5 - Pulizia ed esecuzione ci sono, le idee non più di tanto. In fase di rodaggio, come molti del resto. (Dal 76' Taremi 6,5 - Sponde e lavoro per i compagni. Sarà un'aggiunta preziosa).
Mkhitaryan 6 - Ci vuole un giallo sulla coscienza per convincere Inzaghi a sostituirlo. Ma anche una partita fatta di alti e bassi, in ultima analisi sotto gli standard. (Dal 66' Frattesi 7 - Chiede più spazio, lo reclama con un ingresso da MVP o quasi. Effetti speciali sul 2-1 di Thuram, solo momentaneo).
Dimarco 6,5 - Meglio che a Euro 2024, non che ci volesse molto. Badelj gli nega un gol praticamente fatto, la bandierina del guardalinee (giustamente) idem. (Dal 76' Carlos Augusto s.v. ).
Thuram 8 - La doppietta e tanto altro. Il gol del pari lo segna di testa, ne insegue altri provandoci di strappo e classe come sa fare anche meglio; quello del 2-1 finale è un bel colpo sotto, che sembrava irregolare e invece di irregolare c'è soltanto la velocità di Tikus. Dominante, anche se all'Inter non basta per vincere.
Lautaro 5 - Zero minuti nel precampionato: si sentono e si vedono. Macchinoso nei movimenti, mai pericoloso nei tentativi (Dall'86' Asllani s.v.).
Simone Inzaghi 6 - Complicato rimproverargli la scelta di Bisseck, anche perché dietro reclama un difensore da due mesi. Tradito da una serata storta di Sommer, la fuoriserie va alla velocità a cui ci ha abituati soltanto a tratti. Coraggioso il 3-4-3 nel finale: l'impresa di uno scudetto bis parte in salita.
