Moratti: "Inzaghi? Non chiedete a me… Addio di Perisic sottovalutato"
Tre sconfitte nelle prime sette giornate di campionato, Simone Inzaghi criticato ma confermato dalla dirigenza dell'Inter, in un avvio di stagione molto complicato per i nerazzurri. Su TMW, ne abbiamo parlato con Massimo Moratti, il presidente più longevo e più vincente nella storia del club milanese.
Si aspettava un inizio così?
"Forse no, considerato l'anno scorso, e quindi il fatto che squadra e allenatore abbiano già avuto modo di avere un buon rodaggio. Certamente l'infortunio di Lukaku ha pesato: ha cambiato un po' la situazione e da quel momento ha determinato uno svantaggio. Comunque, mi sembra che il problema sia più vasto, se riguarda i rapporti interni tra giocatori e allenatore, come si legge. Speriamo di no, perché io credo che Inzaghi sia un bravissimo ragazzo e un ottimo allenatore, e la squadra è più o meno sempre la stessa dell'anno scorso".
Lei continuerebbe con Inzaghi in panchina?
"Non mi chieda cosa farei io, perché ne ho cambiati fin troppi di allenatori… Non è un parere attendibile il mio. Scherzi a parte: sì, continuerei con lui, anche perché finora sono state disputate poche giornate. Tre sconfitte non sono poche, è vero, ma insisterei con un allenatore che credo abbia già dimostrato di essere bravo".
È stato sottovalutato l'addio estivo di Perisic?
"Beh, certamente una cosa che facciamo tutti finta di dimenticare è che Perisic era fortissimo. Ci dava una mano notevole. Forse sì, è stato un po' sottovalutato, è stato un cambiamento molto importante e pesante".