30 dicembre 1997, Ronaldo gioca (poco) contro un futuro Campione del Mondo. Vincendo 3-0

Il 30 dicembre del 1997, alla Favorita di Palermo, c'è un'amichevole di lusso. Non c'entrano i rosanero, perché in campo scende l'Auxerre di Guy Roux, l'uomo più longevo sulla panchina di un club calcistico, contrapposto all'Inter di Luigi Simoni. Esisteva la pausa per il Natale, ma era un martedì e quindi quale occasione migliore per organizzare un'amichevole fra due società polarizzanti in Europa? In campo c'è Ronaldo, il migliore al Mondo, che ha appena vinto il Pallone d'Oro che gli verrà consegnato nella partita successiva, contro la Juventus.

Il trofeo è denominato Monte Pellegrino, sugli spalti ci sono 40 mila persone che sarebbe straordinario replicare ora. Perché Ronaldo è davvero una calamita per gli spettatori e a Palermo non sarebbe mai arrivato, se non sette anni dopo con la promozione fissata da Luca Toni e compagnia. Atterraggio all'aeroporto Punta Raisi, servizio d'ordine al Mondello Palace, dove i giocatori vengono protetti dalla folla di curiosi che va via si crea. Il Palermo manca dal grande calcio, è nelle zone basse della C1 e a fine stagione retrocederà in C2. Insomma, passare dalla Nocerina all'Inter del Fenomeno, Ronaldo, non è certo qualcosa di banale.

Il ritorno della finale di Supercoppa Europea, qualche mese prima, era stata giocata dalla Juventus contro il PSG proprio a Palermo, affamata di grande calcio. Di fronte a Ronaldo c'è Guivarc'h, che poi vincerà il Mondiale un semestre dopo a Parigi. Ronaldo rimane in campo solo 16 minuti, poi zoppica fuori: l'Inter vincerà 3-0.