Carnevali: "Scamacca-PSG? Anche lui ha preferito il West Ham"
Gli addii eccellenti di Scamacca e Raspadori, ma anche i colpi Pinamonti, Agustin Alvarez, Laurienté quasi sul gong. Che mercato è stato quello del Sassuolo? A TMW ne ha parlato Giovanni Carnevali, amministratore delegato e direttore generale del club neroverde: "Siamo molto soddisfatti - assicura Carnevali - non è stato un mercato facile ma siamo soddisfatti perché ci siamo mossi bene, in anticipo, senza aspettare all'ultimo. Abbiamo fatto cessioni importanti, Scamacca in Premier ci dà grande soddisfazione: un nostro giocatore approda nel campionato più importante al mondo. Questo ci dà anche visibilità e fa conoscere ancora di più il marchio Sassuolo, arrivati al decimo anno consecutivo in Serie A".
È partito anche Raspadori.
"Abbiamo ceduto un altro giovane importante come Raspadori, da parte del ragazzo c'era l'ambizione di andare in un grande club, giocare in Champions. Come sempre il Sassuolo, quando si tratta di lavorare su un trasferimento, cerca di trovare un giusto connubio tra le nostre richieste, le proposte dell'altra società e il desiderio del giocatore".
Scamacca sembrava molto vicino all'Inter, come mai non è andata a buon fine?
"L'Inter ce l'ha chiesto, ma parlo della stagione scorsa. In questa sessione di mercato non c'è stata nessuna richiesta da società italiane. Forse perché sapevano delle nostre richieste economiche: abbiamo sempre detto che sarebbe andato in una squadra straniera. Oltre al West Ham c'è stato un interessamento importante del Paris Saint-Germain ma abbiamo voluto mantenere la parola data e anche il ragazzo è convinto che a livello professionale può avere la possibilità di crescere ancora di più".
Il vostro principale colpo è stato Pinamonti. È un giocatore per il cui futuro c'è già un accordo con l'Inter?
"L'unico impegno che abbiamo preso con l'Inter è avere acquistato questo giocatore per una cifra importante. 20 milioni di euro, il calciatore più costoso nella storia del Sassuolo. Per il resto, non c'è nessun tipo di accordo di nessun genere. Con la società nerazzurra abbiamo un ottimo rapporto: io spero che possa ritornare all'Inter, vorrebbe dire che ha fatto un percorso tale da approdare in un grande club".
L'offerta più alta che ha dovuto però rifiutare?
"Ma no, ci sono state tante trattative lunghe, non facili. Quando diamo un valore a un giocatore va mantenuto. Il buon senso e i buoni rapporti con le altre società ci facilitano nel lavorare, penso che dobbiamo essere soddisfatti e contenti: abbiamo venduto per più di 80 milioni e investito per circa 50. Si parla di grandi cifre per il momento che sta vivendo il calcio italiano".
Si aspettava che Raspadori sarebbe andato al Napoli?
"No. Io speravo di trattenerlo anche per questa stagione. Nella nostra strategia l'idea era vendere Scamacca e fargli prendere il suo posto. Siamo rimasti un po' sorpresi, sappiamo della forza di questo ragazzo. Ci è dispiaciuto molto cederlo, ma fa parte del nostro mondo".
Un messaggio per Berardi?
"Beh, questa stagione non è partita nel migliore dei modi, da Traoré a Muldur: tre mesi uno, tre mesi l'altro. Domenica non è stata una bella giornata: per fortuna Berardi ha avuto un infortunio meno grave del previsto per fortuna. Non potrà entrare in campo per un mese, c'è stato anche l'infortunio di Defrel e abbiamo un po' di defezioni sotto questo aspetto. Gli auguriamo un pronto ritorno, è il miglior acquisto della stagione: siamo felicissimi di aver trattenuto un campione come lui, è un esempio per gli altri. Felici della scelta fatta e siamo felici perché lui lo è".