Dopo l’estasi Supercoppa, il Milan si inceppa. Ma stavolta le colpe non sono quelle di quando c’era Fonseca
Dopo l’estasi di Riyād per la vittoria della Supercoppa Italiana con i due successi in rimonta contro Juventus e Inter, il Milan si inceppa di nuovo in campionato e contro una piccola: contro il Cagliari il risultato finale é di 1-1, per effetto delle reti a inizio ripresa di Morata per i rossoneri e di Zortea per i sardi. La Champions dista ora 8 punti, ma il Milan ha due partite in meno della Lazio.
Le parole di Conceiçao
Si é trovato con le prime difficoltà post partita anche Sergio Conceiçao, arrivato a Milano una decina di giorni fa con l’obiettivo di far risalire il Milan in classifica. Qualcosa di buono già si é visto, con più verticalità e aggressività, ma non é bastato: "C'è bisogno di un po' di tutto. Dobbiamo vedere ogni partita come una finale, non possiamo lasciar passare il tempo e andare al 60%. Dobbiamo andare al 110%, nemmeno al 100%. Ci sono momenti del gioco che dobbiamo migliorare tanto perché nella fase offensiva quando perdevamo palla il recupero era sempre troppo basso. Anche con la palla il ritmo deve essere più alto, dobbiamo fare dei movimenti per far muovere la difesa avversaria. Dobbiamo essere intelligenti, lavorare”.
Sprechi
Il Milan ha creato tanto. Sono arrivati 22 tiri verso la porta, ma solo il tap-in di Morata é risultato vincente. Le occasioni, però, non sono mancate: due clamorose per Abraham, una altrettanto clamorosa per Pulisic. Non é una questione di giocare contro le piccola in una certa maniera: ieri é stata solo una questione di spreco di occasioni.