Papere ed errori sotto porta, il Milan si riferma sul più bello. E mister Conceicao si sfoga
L'effetto Sergio Conceicao è già finito in casa Milan? La risposta è probabilmente no, ma la provocazione è d'obbligo dopo il deludente pareggio casalingo col Cagliari di questa sera (gol di Morata e Zortea, 1-1 finale). L'entusiasmo per la Supercoppa italiana è passato in secondo piano, lasciando l'immagine di un Diavolo propositivo e aggressivo sì, ma incapace di far male e ancora punito dagli errori individuale. L'impressione è che il lavoro da fare sarà ancora tanto per il tecnico portoghese, che a fine partita ha tuonato contro la prestazione dei suoi.
L'analisi di mister Conceicao
"Mi aspettavo molto di più a tutti i livelli. Sono 13 anni che faccio l’allenatore, paragonando la qualità di questo gruppo a quello che abbiamo fatto è stato il primo tempo più debole da quando alleno. Ci è mancato ritmo, qualità, loro sono stati tutti davanti alla porta. Noi dovevamo trovare riferimenti, profondità e non siamo stati così bravi e intelligenti su questo piano. Abbiamo sbagliato qualche occasione, loro hanno sprecato un po’ tempo. Tutti parliamo di spettacolo, l’Italia, queste cose qua. Non è un problema se l’avversario perde tempo, ma l’arbitro deve dare più recupero: la stanchezza della Supercoppa e questo modo di fare dell’avversario non sono una scusa, lo dico perché lo sento”.
L'analisi di mister Nicola
"È stata una partita interpretata bene dai ragazzi. Ci aspettavamo una grande squadra con grande qualità, galvanizzata dalla conquista della Supercoppa. Rispetto all’andata sapevamo che avremmo dovuto fare più fatica quando non avevamo palla. Sono contento per la dinamica del gol, è stata identica a quella contro il Monza".