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Donati sulle difficoltà di Conceicao: "Nel mio Milan c'era più rispetto dei ruoli"

Donati sulle difficoltà di Conceicao: "Nel mio Milan c'era più rispetto dei ruoli"TUTTO mercato WEB
Oggi alle 00:08Serie A
di Daniele Najjar

L'ex centrocampista del Milan, Massimo Donati, ha rilasciato una intervista a MilanNews.it nella quale ha parlato di alcuni temi caldi di casa rossonera.

Sei punti dal Bologna, credi sia possibile?
"Difficile da dire. È possibile ma serve continuità, cosa che non c'è mai stata. Possiamo pensare che arrivi per questo finale di stagione? Difficile pensarlo"

Dal secondo posto della scorsa stagione al nono attuale. Nonostante gli sforzi sul mercato e una squadra qualitativamente superiore a quasi tutte in Serie A.
"L'anno del Milan è stato travagliato sotto tanti punti di vista, non c'è mai stato equilibrio per affrontare le settimane nel migliore dei modi. C'è stato il cambio allenatore, giocatori nuovi. Il punto è che c'è poco equilibrio, poca continuità bel fare le cose".

Con Conceiçao sembrava inizialmente che le cose potessero cambiare.
"Viene messo in discussione tutto, ogni settimana. Se non è l'allenatore, sono i giocatori. Se non sono entrambi è il direttore sportivo. È da inizio stagione che è così e spiace. Gennaio con la Supercoppa è stato illusorio".

Il tuo Milan, edizione 2001/02, era sotto 6 lunghezze dal Bologna quarto in classifica a otto giornate dalla fine. Quel Milan veniva da un cambio di panchina e da una lunga sequenza di risultati negativi in inverno. Alla fine riusciste a centrare il quarto posto.
"Il parallelismo ci può stare, lo stesso Ancelotti quando arrivò non è che sistemò subito la situazione. Del resto gli allenatori hanno bisogno di tempo e anche un tecnico come Ancelotti che ha vinto tutto ha avuto le sue difficoltà. Detto questo nel mio Milan vedevo più solidità e più equilibrio fuori dal campo, si remava nella stessa direzione e non era un mettere in discussione tutto e tutti ogni volta. C'era più rispetto dei ruoli, alla fine ci siamo tirati fuori da un momento difficile. Il resto è storia".

Milan già al lavoro per il nuovo direttore sportivo. Una figura che andava identificata prima
"Dagli errori si impara, il Milan deve resettare e risistemare tutto. Serve un'organizzazione chiara e definita. Già sapere come procedere è un vantaggio".

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