Juventus, con Tudor è rinato Nico Gonzalez: la crescita è nei numeri. Ma ora servono i gol

Alla Juventus è finalmente tornato El Bicho. Dopo otto mesi opachi sotto la gestione Motta, Nico Gonzalez si sta prendendo la scena con Igor Tudor, che ha saputo liberarlo da compiti tattici soffocanti per valorizzarne estro e qualità. L’argentino, arrivato dalla Fiorentina a fronte di un investimento da 33 milioni, stava vivendo una stagione anonima: un solo gol (contro il Monza a dicembre) e due assist in tutto il campionato.
Sotto l'allenatore italo-brasiliano Nico era diventato quasi un mediano aggiunto, sacrificato in un sistema che non gli apparteneva. Con Tudor, invece, è cambiato tutto. In appena due settimane il tecnico croato ha ribaltato le priorità: non più giocatori al servizio del modulo, ma un modulo costruito intorno alle qualità dei singoli. E Gonzalez, con la sua freschezza ritrovata, è diventato uno dei fedelissimi del nuovo allenatore.
I numeri snocciolati da Tuttosport raccontano il cambiamento: la media tocchi a partita è salita da 40 a 51, la precisione nei passaggi dal 68% al 77%, e soprattutto è tornato a dribblare (8 tentativi riusciti con Tudor, solo 1 nelle ultime tre gare con Motta). Tutto questo, paradossalmente, in un ruolo inedito: quello di esterno a tutta fascia, dove sta comunque facendo la differenza. Ora, però, servono anche i gol per giustificare la cifra spesa dalla Juventus in estate.
