Da Szczesny a Buffon, Pinsoglio svela il segreto dei portieri della Juve
Una gran parata su Inglese (al 13’) con il Parma; e una su Allan (al 14’) con il Napoli. Poi gli altri prendono la scena, come spesso succede. Ma i due interventi compiuti da Szczesny sullo 0-0 nelle prime gare di campionato, classifica in mano, valgono almeno un pezzo di quel bottino pieno conquistato dalla Juventus. Il segreto di tale condizione raggiunta già all’inizio della stagione risponde come sempre al nome di Claudio Filippi, il preparatore dei portieri bianconeri.
É lui il maestro dei numeri uno, il più longevo dei collaboratori tecnici di Sarri per tempo di permanenza nel club. Classe 1965, romano: Filippi veste bianconero dal 2010, già dalla gestione Delneri. Al centro del progetto sia con Conte che con Allegri, successivamente, si ritrova quest’anno a lavorare nuovamente con Buffon, che ha mantenuto sul tetto del mondo nel suo ruolo per quasi un decennio, e Pinsoglio, che neanche due settimane lo ha indicato su Instagram: “Il miglior preparatore dei portieri!”.
Claudio Filippi è certamente uno dei massimi rappresentanti della scuola italiana dei portieri moderni. I suoi metodi di allenamento, innovativi e impreziositi da strumenti tecnici specifici come la macchina “spara-palloni”, lo “scudo” (ottimo per simulare al meglio le deviazioni sui cross) o le “sagome push” (utili per simulare i possibili contatti in area per contendersi il pallone) vengono trasmessi anche a tutti i portieri del settore giovanile.