Commisso: "Fiorentina pronta a intervenire sul mercato di gennaio. Vogliamo fare cose speciali"
Rocco Commisso, presidente della Fiorentina, ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano La Nazione. Di seguito alcuni dei passaggi principali.
Il presidente viola esprime la sua vicinanza ai fiorentini nonostante la distanza fisica, da New York. Una gestione che implica fiducia su chi è delegato a far girare le cose anche senza di lui: "Io mi fido dei miei collaboratori. I loro valori sono i miei e sono convinto che porteranno sempre avanti le mie idee". Dopo aver ribadito che l'obiettivo rimane lo stesso degli ultimi anni ("Fare meglio dello scorso anno") traccia la strada da seguire: "Sono molto contento della classifica ed è uno dei momenti più belli. Ma dobbiamo continuare su questa strada senza accontentarci. Al momento non abbiamo fatto nulla. Vogliamo provare a fare qualcosa di speciale, tutti insieme e un passo alla volta". Magari passando dal mercato di gennaio? Ribatte il presidente viola: "Se l'operazione e buona, sono pronto a intervenire. Se dobbiamo fare uno sforzo lo faremo. Ma andiamo avanti un giorno alla volta. Siamo lì e vogliamo rimanerci e vorrei regalare a Firenze qualcosa che si ricorderanno per sempre".
Quindi scende nel dettaglio della squadra: "Dopo Atene abbiamo preso, insieme a Ferrari e Pradè, la decisione che ci sembrava più giusta. Ho ringraziato Italiano per il grande lavoro fatto, poi la scelta di Palladino ci è sembrata la più giusta. Un grande lavoratore che aveva solo bisogno di tempo. E oggi quella scelta mi pare sia stata azzeccata". E ancora: "Siamo stati criticati per le cessioni, ma con quei soldi sono arrivati undici nuovi giocatori. Non siamo lì per caso, speriamo che duri". Sulle forti tinte italiane nella rosa viola, aggiunge Commisso: "Come tutti gli italoamericani ho forte senso di appartenenza alla Nazionale. Ho sempre voluto più italiani, magari cresciuti al Viola Park come Commisso".
Quindi, ribadita per lui l'importanza di figure come quella della moglie Catherine o del compianto Joe Barone, si sofferma sui dettagli delle discussioni a tema stadio con la nuova sindaca di Firenze, Sara Funaro: "L'ho incontrata un paio di volte. Sembra che voglia lavorare sodo e senza fare troppi annunci. Una conoscenza piacevole". E sui rimpianti: "Lo stadio è il mio più grande. Ora con la sindaca stiamo cercando di trovare delle soluzioni che permettano a Firenze di avere uno stadio, anche se non sarà nuovo, potrà essere almeno moderno e funzionale. Sono disposto a valutare eventuali investimenti, ma devo avere la certezza e tutte le informazioni sui lavori che stanno facendo ora e su tutto ciò che manca, ma in ogni caso voglio il controllo totale".