Commisso fa mea culpa. Le prime scuse da quando è proprietario della Fiorentina
Non è stata solo l'occasione per un coup de theatre volto a presentare la scelta del post-Italiano ricaduta su Raffaele Palladino: la conferenza stampa di ieri tenuta dai due direttori della Fiorentina è stata anche un momento a suo modo storico, almeno dal punto di vista comunicativo. Per la prima volta da quando Rocco Commisso è proprietario del club viola - estate 2019 - si è assistito ad un mea culpa da parte della proprietà, che ha chiesto scusa su alcuni aspetti ben precisi, sollecitata anche dal comunicato della Curva Fiesole e dalla successiva protesta a Bergamo da parte del tifo organizzato.
Alessandro Ferrari, il direttore generale, ha letto una lettera dello stesso Commisso. Uno dei passaggi più salienti recitava: "Sono il primo a essere deluso anche per la posizione di classifica in campionato, ma la nostra volontà è quella di lavorare ancora di più per crescere e migliorare. Mi dispiace e chiedo scusa per il mercato di gennaio, anche io mi aspettavo e speravo in qualcosa di più per aiutare la squadra, ma non ci sono state tutte le condizioni o non siamo stati così bravi a trovarle, per riuscire a fare le operazioni che ritenevamo utili per migliorare la rosa".
Anche il direttore sportivo Daniele Pradè ha recitato la sua parte, scusandosi per il silenzio generale calato nel mondo Fiorentina dopo la cocente sconfitta di Atene, in finale di Conference League: "Dopo Atene non abbiamo parlato ma stavamo veramente male: a volte il dolore annebbia la lucidità".