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Classifica dura da digerire, ma la Roma di Ranieri mostra segnali di ripresa

Classifica dura da digerire, ma la Roma di Ranieri mostra segnali di ripresa
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 07:45Serie A
di Debora Carletti

La partita dell’Olimpico tra Roma e Atalanta ha messo a nudo, ancora una volta, le profonde difficoltà dei giallorossi, nonostante i segnali di ripresa introdotti dalla gestione Ranieri. La Roma, seppur battagliera, è crollata sotto i colpi di un’Atalanta solida e cinica, capace di sfruttare ogni minimo errore. L’equilibrio del match, durato fino al 69’, è stato spezzato da un tiro di De Roon, trasformato in gol dalla sfortunata deviazione di Celik. A chiudere i conti, nel finale, è stato Zaniolo, anch’egli agevolato da un intervento maldestro di Mancini. Due episodi che riflettono una fragilità strutturale preoccupante, più mentale che tecnica.

L'analisi della gara a freddo evidenzia una Roma incapace di reggere l’urto contro avversari di alto livello, nonostante miglioramenti evidenti sul piano dell’intensità e della concentrazione. Ranieri ha riportato ordine tattico e una maggiore compattezza rispetto al caos delle precedenti gestioni. Tuttavia, i limiti della rosa restano evidenti: mancano incisività offensiva e solidità difensiva. Con 14 gol realizzati e 20 subiti in 14 giornate, i numeri non mentono. La squadra si trova priva di idee nei momenti chiave e spesso tradita da errori individuali che spezzano l’equilibrio delle partite.

La situazione di classifica è allarmante. Con il Como, terzultimo, distante appena due punti, la zona retrocessione non è più una minaccia astratta ma una realtà concreta. La crisi della Roma non è solo sportiva, ma anche gestionale: il passaggio di mano tra De Rossi e Juric ha lasciato ferite profonde, mentre la proprietà Friedkin è sempre più nel mirino dei tifosi, accusata di scarsa programmazione e di aver aggravato la situazione con decisioni tardive e inefficaci.

Un raggio di luce nella serata arriva dall’affetto ritrovato della tifoseria per la squadra, che seppur sconfitta ha lottato con gambe, anima e cuore, almeno finché ha potuto.

La partita contro l’Atalanta ha confermato che alla Roma serve un cambiamento drastico, e il tempo per invertire la rotta è sempre più ridotto. Ranieri ha riportato grinta e ordine, ma non basta: c’è bisogno di allenamento, concentrazione e di un reset mentale collettivo. Non è un caso che oggi, alle 10.30, la squadra tornerà subito in campo a Trigoria, pronta a correggere il percorso intrapreso. Con soli 13 punti in 14 partite, la situazione è diventata intollerabile, un bilancio indecente per una squadra che ambiva a ben altro.

Questo stato di crisi non è solo una questione di classifica, ma anche di dignità: vedere Niccolò Zaniolo esultare con tanta foga sotto il settore ospite, dopo il suo passato con la maglia giallorossa, è uno schiaffo che brucia . Nonostante le responsabilità possano essere attribuite a più livelli – società, allenatori e giocatori – è evidente che serve un segnale forte e immediato sul campo. Trigoria deve tornare a essere un laboratorio di rinascita, un luogo dove lavorare su schemi, mentalità e condizione fisica. Le prossime settimane saranno decisive: o la squadra reagisce, o il rischio di una stagione disastrosa diventerà una certezza.

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