Chivu in conferenza stampa: "Il Parma per me in questo momento è dieci volte l'Ajax"
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Dopo due anni e mezzo, il Parma ha cambiato guida tecnica. Esonerato mister Pecchia, al suo posto è stato scelto Cristian Chivu: l'ex difensore dell'Inter, alla prima esperienza con una Prima Squadra, si è presentato in conferenza stampa (qui le dichiarazioni integrali) al fianco del presidente Kyle Krause: "Voglio ringraziare Fabio Pecchia per il suo lavoro e per la promozione - ha sottolineato Krause -, augurandogli in bocca al lupo per il futuro. Qui oggi presentiamo il nuovo allenatore, sono entusiasta di aver portato a Parma quella che era la nostra prima scelta. Racchiude tutto quello che stavamo cercando in un allenatore".
Le prime parole di Chivu: "Mi fa piacere ritrovarmi in una società di grandi ambizioni. C'è un progetto importante. La squadra è ricca di giovani di qualità su cui la società ci punta, il nostro compito è ottenere risultati e dargli la possibilità di crescere. Manca qualcosa come autostima in questo momento a causa dei risultati, mi sono focalizzato sul ridare fiducia e coraggio. Bisogna esser propositivi, conta tanto la fiducia in un giovane. I miei ragazzi sono i più bravi, io devo dar loro il massimo. Il modello di gioco non lo anticipo, non posso anticipare troppe cose a Vincenzo Italiano. Il Bologna è una grande squadra, abituata a fare un certo tipo di calcio, non credo sia preoccupato. Ovvio che ogni partita poi è complicata in Serie A, nessuno regala nulla.
Lei non ha mai lottato per la salvezza in carriera. In passato si era parlato di un approdo all'Ajax, perché ha preferito Parma rispetto ad una realtà ancora più importante?
"Dal mio punto di vista no. Parma per me è dieci volte l'Ajax. Ho molto rispetto della squadra di Amsterdam, ma per come vedo le cose in questo momento dico così. Questo è il mio approccio e voglio trasmetterlo ai miei giocatori. E' una società sana e bella, stare in questo posto è meraviglioso e i giocatori devono capirlo. Devono essere riconoscenti, molte persone credono in loro, siamo qui per renderli giocatori e persone migliori. Io ho avuto una carriera in squadre che ambivano a vincere i campionati, poi a Roma ho vissuto una stagione difficili, che ci siamo trovati in fondo al campionato e abbiamo rischiato di retrocedere. Non mi piace parlare del giocatore Chivu, mi porto però dietro un bagaglio di conoscenze. Se sono riuscito a giocare in squadre che lottavano per il campionato, un po' di grinta e esperienza come approccio e tutto ciò che serve per avere risultato ne ho avuto. Non serve lottare per la retrocessione per saper come salvare la squadra poi da allenatore. Ci sono tante altre cose e spero che le mie qualità siano quelle giuste per salvare la squadra, sono certo di aver quello che serve".
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