Cagliari, Giulini: "Squadra in ritiro da domani. Forse il problema sono io"
Anche Tommaso Giulini, visibilmente emozionato quasi fino alle lacrime, prende la parola dopo la pessima performance di oggi del Cagliari:
Quanto è deluso?
"Tanto. Dopo i quattro goal presi dal Napoli, oggi mi aspettavo qualcosa di diverso. Con il secondo goal dell'Empoli ci siamo sciolti. Chiedo scusa e ci dispiace. Avevamo iniziato bene, poi alla distanza abbiamo raccolto veramente poco. Oggi dobbiamo fare delle riflessioni, dalla società, al ds, al gruppo. Sarà complicato fino all'ultimo. Dopo cinque gare non abbiamo visto una squadra amalgamata. A mio avviso il gruppo è sano, non ci sono mele marce. In loro ho visto frustrazione, sintomo che la voglia di fare bene c'è. Ora ci servirà una scintilla per riprendere la nostra marcia".
Ha parlato direttamente con Nicola?
"Si, ci siamo parlati poco fa. Gli ho detto che stasera, dopo aver incassato due sconfitte dolorose, mi sentivo di doverci scusare con i nostri tifosi. Gli ho chiesto se preferiva non parlare, ma mi ha detto di volerci mettere la faccia, e questo mi ha fatto piacere. Gli ho detto che gradirei che la squadra potesse andare in ritiro. Questo avverrà da domani".
Ci sarà un dead line per il tecnico?
"No. Non ci sono problemi all'interno del gruppo, e tra ds e allenatore. Sono felice di lavorare con Bonato e Nicola, abbiamo avuto unione di intenti da subito. c'è affiatamento tra tutti. Probabilmente il problema posso essere io, perchè non vedo altre problematiche. Ho bisogno di qualche giorno per capire meglio. Forse dopo dieci anni, dopo aver ricevuto tanto, credo di dovermi interrogare. Forse sono io che sta dando meno, non sono più lucido come un tempo".
C'è qualcuno che sta rendendo meno?
"Dopo 5 partite sarebbe ingeneroso dire una cosa del genere. Probabilmente qualcuno ancora non è in condizione, non si è inserito negli schemi del mister. Makoumbou? Non si può dire che sta sotto performando. Era la sua prima da titolare":
Come può ritrovare entusiasmo?
"Con le prestazioni che accresceranno il nostro orgoglio e la nostra fiducia. Dopo Venezia siamo venuti fuori con la forza del gruppo. In questo momento non vedo altra soluzione se non il lavoro per arrivare alla scintilla giusta. Probabilmente sarà necessario che mi faccia vedere meno. Ripeto, non è mia intenzione delegittimare tecnico o ds. Ora loro lavoreranno sul ritiro".
Questa squadra è adeguata per la Serie A?
"Fino a qualche giorno fa eravamo convinti di si, abbiamo delle 'coppie' interessanti (Luperto-Obert, ad esempio). Per me è al livello di tante altre, ha dei valori al loro interno. Vedo uomini, prima che calciatori, persone pulite che hanno voglia di lavorare. Questa rosa non è tra le peggiori della Serie A. Chiaro che dopo una prestazione del genere la domanda è lecita. E' ovvio che io ho avvallato le scelte del ds e di Nicola".
Preoccupano di più i 2 punti in classifica o la chiave della squadra che non si trova?
"Indubbiamente la classifica. La chiave sono sicuro che la squadra e l'allenatore la troveranno".
21.26. Fine della conferenza.