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Bologna, De Silvestri: "Hummels grande giocatore, potrei migliorare il mio tedesco"

Bologna, De Silvestri: "Hummels grande giocatore, potrei migliorare il mio tedesco"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
martedì 23 luglio 2024, 19:30Serie A
di Simone Lorini

Lorenzo De Silvestri, terzino destro e senatore del Bologna, ha parlato oggi in conferenza stampa dal ritiro in altura della squadra di Italiano: "Sono molto contento di cominciare la mia quinta stagione con il Bologna, squadra in cui ho militato più di tutte le altre e orgoglioso di questo per il legame che mi lega alla città. Mi provoca sensazioni di felicità e voglia di lavorare: la scorsa stagione ci ha dato un senso di unione e può essere un punto di partenza", riporta 1000cuorirossoblù.it.

Cosa ne pensi di questo nuovo Bologna che sta prendendo forma?
"Ci saranno cambiamenti e adattamenti: è il mondo del calcio. Mi rassicura il lavoro fatto negli ultimi anni dalla società: chi arriva a Bologna sa già dove arriva e come si deve comportare. La Champions porta dei cambiamenti ma un calciatore si deve adattare, saranno cambiamenti positivi. Il Bologna è entrato in Europa dalla porta principale e questo può solo portare buone novità".

Quali obiettivi ti poni? Cosa ti aspetti dall’avventura in Champions League?
"Le 100 presenze sono un sogno e un obiettivo: mi da la carica per allenarmi e essere un esempio. La Champions non può essere un peso: è motivazione. Ti fa allenare con voglia. È un orgoglio: ci stiamo preparando al massimo".

Potrete ripetere la stagione dello scorso anno?
"Certo, era difficile anche lo scorso anno. Venivamo da una stagione importante, è stato un crescendo. Ci saranno tante partite e ci sarà bisogno di tutti. Incontreremo delle difficoltà ma siamo un gruppo forte e che ha fame: i giovani sono migliorati e hanno voglia di confrontarsi con i grandi d’Europa".

Chi sono i leader dello spogliatoio?
"Non mi piace parlare dei singoli, ma sicuramente Orsolini e Skorupski mi hanno aiutato molto così come la società. Chi ci permette di lavorare in questa maniera ha creato questa filosofia. Anche gli acquisti fatti hanno contribuito per personalità, sono diventati uomini di squadra e si è visto lo scorso anno. Non era una sorpresa per noi, perché quando li vedevamo tutti i giorni lo sapevamo".

Quali differenze hai notato tra Motta e Italiano?
"E’ presto per dirlo, ma il mister è carico e voglioso di esprimere i propri concetti. Noi apprendiamo anche se abbiamo una base di gioco: sarà un valore aggiunto per aiutarci nell’affrontare partite ogni 3 giorni, vista la sua esperienza. Ci stiamo conoscendo ma la sua voglia e l’intensità mi hanno colpito molto, come le tattiche e la partenza da dietro. Lo scorso staff tecnico ci ha fatto crescere in maniera importante, l’esperienza di Italiano ci farà fare il salto di qualità".

Pronto ad allenarti con Hummels?
"Così miglioro il tedesco? (ride) È un grande calciatore".

Cosa hai detto ai nuovi arrivati?
"We are one, il nostro motto e la parola famiglia: si capiva dalle esultanze e da chi entrava con che carica. Questo fa la differenza. Sono sicuro che i ragazzi mi aiuteranno per battere forte su questi aspetti".

Come si gestisce l’impegno di Champions League? Tu l’hai già vissuto.
"I grandi campioni fanno la differenza con la mentalità. Bisogna essere sempre preparati, contro chiunque e ovunque, in tutti gli stadi. Puoi trovare giocatori forti tecnicamente anche nelle categorie inferiori, ma è la mentalità che fa la differenza. La pressione di giocare ogni tre giorni va gestita. Ho ricordi bellissimi, sia con la Lazio e sia con la Fiorentina, anche alcuni un po’ più amari. Erano notti bellissime, magari prese anche con un po’ di incoscienza e leggerezza, ma non è sempre un male avere un gruppo giovane. È stato fatto un lavoro importante: bisogna seguire la scia e raccogliere i frutti. I ragazzi giovani sono più maturi dell’età che hanno: sono professionisti e saranno pronti anche a livello mentale".

Cosa ti aiuta a trovare motivazioni ogni anno? Italiano ha parlato con te prima di entrare nel gruppo?
"Faccio un grande lavoro mentale su me stesso: mi aiuta a tutto tondo, e mi porta a crearmi obiettivi. Con il mister ci ho parlato, parliamo tutti i giorni anche sulle disposizioni tattiche. Cerca il confronto, è un feedback importante per noi e per lui".

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