Sì, è davvero una nuova Italia. Colpaccio al Parco dei Principi, Francia battuta 3-1
L'Italia è ripartita come meglio non poteva. La partita che si temeva potesse finire con un'imbarcata può per tanti motivi rappresentare il modello di riferimento da cui ripartire dopo l'Europeo. C'è un modulo da cui non si tornerà più indietro, s'è vista un'aggressività sistematicamente mancata nelle notti tedesche. Al Parco dei Principi s'è vista una squadra vogliosa di comportarsi da squadra. L'Italia non solo ha saputo sopperire all'immediato svantaggio, ma è andata oltre. Ha realizzato tre gol, ha difeso con carattere e grande sacrificio arroccandosi quando necessario davanti a un Donnarumma mai protagonista di grandi interventi.
L'inizio è stato un incubo. Come contro l'Albania, anzi anche peggio. Se in quella occasione servirono 23 secondi a Nedim Bajrami per sbloccare la partita, in questa circostanza a Bradley Barcola ne sono bastati 14. Dalla disattenzione di Dimarco al Westfalenstadion a quella di Di Lorenzo al Parco dei Principi: il capitano del Napoli s'è addormentato sul retropassaggio di Cambiaso e ha permesso al nuovo idolo di casa - 22 anni compiuti quattro giorni fa - di realizzare il gol dell'1-0.
Poteva essere l'inizio della fine, il preludio per una goleada transalpina. E invece la partita dopo il vantaggio francese ha raccontato di una prima frazione più equilibrata di ciò che si poteva immaginare. Se da un lato la Francia in ripartenza ha costantemente palesato qualità tecniche superiori, dall'altro l'Italia ha sopperito col 3-5-1-1 al suo deficit di qualità. Tanti palloni persi in fase di costruzione, ma altrettanti recuperati. Quella di Spalletti è sembrata squadra più dedita al sacrificio e non a caso il primo tempo s'è concluso con un possesso palla in perfetta parità. Al settimo minuto Frattesi ha avuto l'immediata possibilità di pareggiare con un colpo di testa che s'è stampato sulla traversa, alla mezz'ora Federico Dimarco ha trovato il pareggio dopo la più bella azione della prima frazione. Un gol figlio di un cambio di gioco e di una deliziosa triangolazione Dimarco-Tonali che ha permesso all'esterno dell'Inter con un tiro al volo di battere Maignan.
Di tutt'altro tenore l'inizio del secondo tempo. L'Italia ha approcciato la ripresa con ben altra attitudine rispetto alla prima frazione, ha subito aggredito la Francia producendo al sesto minuto il risultato che voleva. Proprio una palla recuperata in mezzo al campo e una ripartenza orchestrata da Raspadori - entrato all'intervallo al posto di Pellegrini - ha permesso agli azzurri al 51esimo di realizzare il gol del sorpasso. Perfetto l'assist di Retegui, coi tempi giusti l'inserimento di Frattesi che s'è confermato il vero bomber di Spalletti: cinque gol in 15 partite.
Realizzato il gol del sorpasso, l'Italia negli ultimi 40 minuti ha dimostrato anche di saper soffrire. Ha sfoderato uno spirito battagliero che troppo spesso era mancato nelle ultime apparizioni e ha anche saputo sopperire agli infortuni di Frattesi e Calafiori, rimpiazzati da Udogie e Buongiorno. Proprio l'esterno del Tottenham, per l'occasione mezzala sinistra, ha dato il via al gol dell'1-3, alla rete di un Giacomo Raspadori a cui troppo spesso viene imputato di non saper incidere nelle grandi occasioni. E invece stasera come due anni fa contro l'Inghilterra (l'ultima vittoria degli azzurri contro una big prima di oggi) c'è anche il suo zampino.
Nel finale la Francia ha provato a riaprire la partita: con qualche azione individuale, soprattutto con scarsi risultati. La partita è finita 1-3: doveva essere la serata della ripartenza e l'Italia non poteva ripartire meglio di così. Si temeva un'imbarcata, è arrivata una convincente vittoria. Soprattutto, l'Italia ha trovato in maniera definitiva il suo assetto tattico. Dettaglio non banale dopo tutto quello che è successo.