El Kaddouri: "Alla SPAL solo per allenarmi all'inizio. Poi ho capito che era il posto giusto"
“Inizialmente, conoscendo il mister Dossena, avevo chiesto di allenarmi con la squadra per mantenermi in forma. Poi ho conosciuto il direttore e il gruppo, ho visto l’atmosfera allo stadio per la prima gara di campionato e ho iniziato a pensare che fosse il posto giusto per me dopo sette anni all’estero. Qui poi c’è una società importante che merita altre categorie”. Esordisce così il centrocampista Omar El Kaddouri presentandosi alla SPAL grazie alla quale torna in Italia dopo le esperienze in Grecia e Romania: “Sono qui anche per aiutare i giovani a crescere perché sono bravi, ma necessitano dei consigli di chi ha avuto più esperienza. Abbiamo una buona squadra, ci sono tanti giocatori nuovi, stiamo migliorando giorno dopo giorno e spero di fare un grande campionato”.
Spazio poi al rapporto con Andrea Dossena con cui ha giocato in passato: “Il mister l’ho conosciuto nel 2012 quando ho firmato con il Napoli, ero molto giovane, giocavo poco ma quell’anno mi ha aiutato molto: lui faceva il quinto a sinistra e io giocavo da quella parte. - prosegue il belga come riporta il sito del club estense - È la prima volta che mi succede di ritrovare un ex compagno come mister, è molto bravo, preparato, ha una grande voglia di far bene e di insegnare la sua esperienza, mi ha sorpreso, non me lo aspettavo così bravo e credo che potrà fare belle cose in futuro”.
El Kaddouri poi si sofferma sulle esperienze al PAOK e al Cluj e al suo ritorno in Italia: “In Grecia ho vissuto degli anni bellissimi, sia a livello calcistico che personale di vita, è un campionato sottovalutato, i miei figli sono cresciuti li. L’anno scorso è stato complicato, i primi sei mesi li ho fatti da svincolato, a gennaio sono andato in Romania e col campionato in corso non è facile trovare la condizione, ho fatto più fatica ma è un’esperienza che mi è servita però mi mancava l’Italia. - prosegue ancora il centrocampista - Avendo visto le prime due partite posso dire che c’è un buon livello, è un campionato difficile, bisogna lavorare tanto, sudare in campo. La Serie C forse a livello di qualità sarà più bassa della B o della A, ma si tratta comunque di un campionato molto competitivo. Non lo sottovaluto affatto, ci ho giocato nel 2010 e sono pronto a riaffrontarlo”.