Bergomi: "Potevo fare il vice di Cuper all'Inter, ma non fu possibile per ordini dall'alto"
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Giuseppe Bergomi e l'Inter, un binomio durato più di vent'anni e che poteva avere un ulteriore seguito. L'ex capitano nerazzurro, dopo aver chiuso la sua carriera agonistica nel 1999, oltre al ruolo da commentatore sportivo ha iniziato la sua carriera dalla allenatore delle giovanili. Ha iniziato con gli esordienti dell'Inter, per poi allenare la Berretti di Monza, Atalanta e Como e guidare varie categoria giovanili nell'Accademia Internazionale.
A questa carriera, visto il suo passato a forti tinte nerazzurre, manca un ritorno in pianta stabile nell'Inter. A proposito di questo, Bergomi ha svelato un retroscena in un'intervista a SportWeek: "C’è stata la possibilità due volte. Il mestiere del commentatore ha delle controindicazioni. Ricordo che Zoff una volta mi disse: “Beppe, andando in tv ti prendi dei rischi”. Ma io cerco sempre di essere onesto e rispettoso, senza fare il tifoso. Qualche giudizio deve aver incrinato dei rapporti, non so dire con chi. Facchetti voleva farmi fare il secondo di Cuper, ma sapevo che avrebbe preferito Verdelli. L’ultimo tentativo l’ha fatto Beppe Baresi, ma alla fine mi ha detto che non era possibile. “Ordini” dall’alto.
Se mi è dispiaciuto? Un po', ma ormai - prosegue l'ex bandiera interista - me ne sono fatto una ragione. Mi piace fare il commentatore e anche allenare, ho trovato il modo di fare entrambe le cose e sono contento. Con Arrigo Sacchi, al tempo coordinatore tecnico delle Nazionali giovanili, avrei potuto prendere l’Under 21.C’è stato qualcosa con il Cosenza, poi anche il Lecce che voleva farmi fare una sorta di presidente onorario".
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