Araujo, no alla Juventus. Il ds del Barça svela: "Gli ho detto che si stava sbagliando a partire"

Nell'intervista rilasciata al quotidiano SPORT, il direttore sportivo del Barcellona Deco oltre ad aver rimarcato gli obiettivi stagionali della squadra, confermando i grandi risultati ottenuti con la scelta di Flick in panchina, ha toccato anche altri temi interessanti. In primis il mancato arrivo di Marcus Rashford, poi finito all'Aston Villa, per il quale si vociferava non fosse altro che in attesa di una mano allungata dai blaugrana.

"Il mercato invernale è sempre difficile, è vero che in passato ci sono stati momenti importanti per il Barça, come l’arrivo di Davids, ma oggi non c'è un Davids disponibile sul mercato. È difficile perché i giocatori bravi, quelli che possono dare un contributo, non sono disponibili. È vero che si è parlato di Rashford, che avrebbe potuto venire, ma non stavamo cercando disperatamente un giocatore. Sapevamo che stavamo recuperando dei giocatori e che altri avrebbero raggiunto la loro miglior versione. Se fosse potuto venire sarebbe stato positivo, ma non era una priorità".

Un altro affare di mercato che ha dominato i media spagnoli ha riguardato Ronald Araujo, cercato con forza dalla Juventus a gennaio salvo rimanere al Barcellona. Con tanto di rinnovo: "Come l'ho convinto? Non l’ho convinto. A volte un calciatore attraversa momenti nella sua carriera in cui ha dei dubbi, se sta in un progetto che gli permette di vincere. Ronald voleva capire se poteva vincere, se poteva lottare per obiettivi importanti. Non solo lui. Mi metto nei panni del calciatore e non mi vedo a giocare nel Barça senza vincere titoli. Voleva far parte di una squadra vincente. Gli ho detto che si stava sbagliando a partire a gennaio perché questa squadra, da qui alla fine della stagione, dimostrerà che può lottare per obiettivi importanti. Noi non abbiamo mai voluto venderlo e la decisione alla fine è stata del giocatore. Vogliamo giocatori che vogliano trionfare nel Barça".