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Ancelotti: "Ho avuto problemi con tanti giocatori, poi risolti. Davide? Diventerà un bravo allenatore"

Ancelotti: "Ho avuto problemi con tanti giocatori, poi risolti. Davide? Diventerà un bravo allenatore"TUTTO mercato WEB
giovedì 6 marzo 2025, 16:15Serie A
di Simone Lorini

Ospite di PoretCast di Giacomo Poretti, il tecnico del Real Madrid Carlo Ancelotti ha analizzato tanti temi legati all'attualità del mondo del calcio, partendo dal rapporto con il risultato più odiato: "La sconfitta non deve essere un trauma ma una opportunità di capire cosa non ha funzionato, è un allarme da tenere in considerazione. La gestione più importante della sconfitta parte dall'autocritica, mentre la tendenza nel mondo del calcio è la ricerca del colpevole. Che poi è facile da trovare... è l'allenatore (ride, ndr)".

Hai mai avuto delle scenate da parte di qualche giocatore?
"Tanti giocatori... ho avuto problemi con tanti, però alla fine si sono sempre risolti. Non voglio fare i nomi, ma c'era un giocatore che quando io parlavo si metteva l'asciugamano davanti per non ascoltare quello che dicevo, era l'inizio della carriera. Ci sono giocatori che quando li metti in panchina fanno fatica a salutarti la mattina. E lì si confonde la persona e il giocatore: tu sei una persona che gioca a calcio, io sono una persona che allena e l'ho spiegato a tanti calciatori nella mia carriera. Rapporto con la religione? Sono superstizioso e non è buono esserlo. Però non esserlo porta sfiga".

Che aria si respira qui al Real Madrid?
"Il Real Madrid è un club unico come struttura: i proprietari sono i soci, qui il presidente si prende carico delle eventuali perdite, ma il club è gestito a livello sportivo e i proprietari sono i soci. Questo fa sì che la storia, la tradizione e la cultura si tramanda da padre in figlio. E questo Florentino Perez ce l'ha molto chiaro, i valori sono chiari e non esiste un giocatore che potrà essere 'più' del club".

Quando finirai di allenare il Real Madrid, il successore sarà tuo figlio?
"Io non decido, è una cosa chiara. Prima o poi succederà. Davide diventerà un allenatore bravo. Quando andrò in pensione continuerò a seguire il calcio, ma mi piacerebbe andare in giro a visitare il mondo con mia moglie".

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