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Roma sconfitta dall'AZ Alkmaar, Zazzaroni: "Era più difficile perderla che vincerla"

Roma sconfitta dall'AZ Alkmaar, Zazzaroni: "Era più difficile perderla che vincerla"TUTTO mercato WEB
© foto di Lorenzo Marucci
Oggi alle 08:23Rassegna stampa
di Paolo Lora Lamia

"Era più difficile perderla che vincerla, ma la Roma c’è riuscita: l’ha persa. In che modo? Semplifico, banalizzo: non cercando il centravanti quando Dovbyk era in campo e muovendo bene il pallone e creando qualche opportunità in mezzo all’area dell’AZ da quando, dopo l’intervallo, Soulé ha sostituito l’ucraino. Che - preciso - non l’aveva mai strusciata". Inizia così il fondo di Ivan Zazzaroni sul Corriere dello Sport, per parlare della sconfitta di ieri della Roma contro gli olandesi.

Prosegue: È bastato un brutto errore di fase, l’unico della ripresa, per permettere a Parrott di battere Svilar che fino a quel momento aveva toccato la palla più con il pensiero che con le mani. La sconfitta complica sensibilmente il passaggio ai playoff: questi tornei rinnovati e imbastarditi - SuperChampions e Europa League - offrono fino all’ultimo turno scialuppe di salvataggio, ne sa qualcosa il peggior Guardiola di sempre. Quella della Roma si chiama Eintracht Francoforte".

Chiusura su Conte e sull'incidenza di un tecnico come lui sul mercato: "L’allenatore vincente stressa la società per ottenere i giocatori che servono, non se li lascia prendere a chili o a centimetri. E alla fine qualcosa di buono porta a casa per il bene della squadra e suo: sa che la carriera, è nelle mani dei risultati e ai risultati è più semplice arrivare con i giocatori nei quali si crede. Per parlare come Conte occorre tuttavia avere dei crediti da scontare, titoli da esibire: nel calcio l’aziendalista da panchina è destinato a fallire".

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