Iuliano ricorda: "Su Ronaldo non era fallo. E la Juve del '98 era più forte di quell'Inter"

"Non era fallo. Se fosse stato basket, sarebbe stato sfondamento di Ronaldo". Mark Iuliano interviene nuovamente a gamba tesa sul famosissimo rigore-non rigore commesso su Ronaldo il 'Fenomeno' in quel Juve-Inter (1-0) del 26 aprile 1998, eterno campo di battaglia e conflitto tra tifosi nerazzurri e bianconeri. Lo ha spiegato nell'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport, in edicola oggi.
"Fallo poteva essere un blocco, e il blocco nel calcio è vietato? È tutta interpretazione. Resto convinto che l'arbitro Ceccarini abbia pesato l'episodio in modo corretto. Io rimasi fermo, presi posizione. Ronaldo, con la sua velocità pazzesca, venne a sbattermi contro. Non avevo alcuna intenzione di fare fallo. Detto questo, trovo irrispettoso, sia per la grandezza di Ronaldo sia per me, che si insista a ingabbiarci tutti e due dentro quell'attimo. Ciò che succede sul campo finisce sul campo. Nel tempo, Ronie e io ci siamo incontrati varie volte e non abbiamo mai parlato dell'episodio".
Teesendo poi le lodi del suo ex avversario brasiliano: "Ronaldo è stato un attaccante immenso, il più grande che abbia mai affrontato. Chi ama il calcio vorrebbe che i Ronaldo giocassero per sempre. Quella Juve del 1998 però era più forte di quell'Inter. Loro avevano Ronaldo, noi Zidane e Del Piero, ed eravamo più squadra", ha precisato Iuliano.
