Atalanta, sconfitta col Real Madrid ma a testa alta. Polverosi: "Una Dea senza limiti"
"Il primo ringraziamento va ai due allenatori italiani, il più vincente dell’ultimo ventennio e il migliore (per continuità di rendimento) dell’ultimo decennio. Ancelotti e Gasperini non si sono risparmiati e non hanno risparmiato le loro squadre che a Bergamo hanno dato spettacolo". Comincia Così il fondo targato Alberto Polverosi sul Corriere dello Sport, con cui commenta il match di ieri tra Atalanta e Real Madrid.
Sulla formazione bergamasca: "La prima sconfitta in Champions non frenerà la sua crescita, la Dea non ha fissato un punto d’arrivo, poteva esserlo l’Europa League l’anno scorso, può diventarlo il primo posto in campionato quest’anno, ma intanto, partita dopo partita, continua a migliorare. Col Real Madrid si può giocare alla pari sul piano fisico e atletico, forse anche su quello tecnico visti gli assenti di Ancelotti (che dopo poco più di mezz’ora ha perso pure Mbappé: i muscoli fanno crack a Madrid), ma osare di sfi dare la squadra campione d’Europa sul piano della personalità può farlo solo l’Atalanta di Gasperini".
Chiusura sul Real: "Se si parla di forza bisogna allargare il discorso pure al Real che si è finalmente ritrovato anche in Champions. Se una squadra che ha vinto tutto in Europa e nel mondo è capace di difendersi e soffrire come ha fatto quella di Ancelotti non può essere che una grande squadra. In una stagione con qualche imprevisto di troppo, ieri il Real ha dimostrato che l’Europa è il suo territorio preferito. Per ora è risalito dal 24° al 18° posto nella classifica di Champions, se nelle prossime due partite (Salisburgo e Brest) fa sei punti Carletto può sperare anche di entrare fra le prime otto. Prima però deve recuperare Mbappé".