Milan, Abraham affare intricato: senza l'ok della Roma, mirino puntato sull'alternativa

Il futuro del Milan dipenderà da incastri e situazioni. E come è naturale che sia, molto, se non tutto, ruoterà attorno alla Champions League e l'impressione ormai è che l'unico modo per centrare la qualificazione sia attraverso il trionfo in Coppa Italia. In ogni caso, con qualsiasi competizione europea prevista, la rosa rossonera avrà bisogno di tre punte: Santi Gimenez non si tocca e Jovic dovrebbe rimanere. A proposito del '9' del Diavolo: il suo contratto può essere confermato di anno in anno fino al 2028 con un’opzione a favore del club, ma il giocatore preferirebbe firmare un biennale senza opzione.
Comunque manca il terzo tassello offensivo. Oggi è Tammy Abraham, sbarcato in estate dalla Roma in prestito con diritto di riscatto: il centravanti inglese gradirebbe sostare a Milano, ma l'affare con i giallorossi va districato, tenendo presente la carta di Saelemaekers, a situazione invertita nel club capitolino. Resta lo scoglio stipendio, da quasi 4,5 milioni netti, nonché la valutazione del cartellino da parte della dirigenza romana a complicare le cose.
L'alternativa. Non si trovasse la quadra dell'operazione Abraham-Saelemaekers a quel punto il Milan dovrebbe ripiegare sul mercato e il primo nome appuntato in cima alla lista dei desideri è Lorenzo Lucca: il centravanti dell’Udinese piace da tempo ai rossoneri ma il prezzo al momento è proibitivo, sui 35 milioni di euro circa, base di partenza ritenuta fuori portata dal Diavolo.
